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Sono stati oltre 100 i tagli nei tassi di interesse attuati nel 2020 da 68 Banche centrali in giro per il Mondo
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Un momento straordinario che ha richiesto interventi straordinari con le autorità monetarie che hanno messo in campo misure convenzionali e non
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La più attiva è stata la Banca centrale turca con tre tagli nei tassi che ora rischiano però di rivoltarsi contro il paese a causa della estrema debolezza della Lira e conseguente inflazione importata
Sono 103 i tagli nei tassi di interesse apportati nel primo trimestre del 2020 da tutte le banche centrali del Mondo. Un incredibile e non voluto coordinamento di easing monetario causato dal Coronavirus e dai suoi nefasti effetti sull’economia mondiale. Ai tagli dei tassi si sono aggiunte misure straordinarie di politica non convenzionale come programmi di prestiti e riacquisto di titoli. Naturalmente quello su cui si interroga la maggior parte degli analisti è se le cartucce già praticamente tutte sparate saranno efficaci nel contrastare la recessione che sta avvolgendo il globo.
Il 2020 era partito con la speranza che le minori tensioni tra USA e Cina sul fronte dei dazi potesse ridare vigore al commercio mondiale, con alcune Banche centrali emergenti come Turchia e Sudafrica che avevano tagliato i tassi per favorire la domanda interna.
Poi l’11 gennaio la notizia del primo morto in Cina per il virus, ma i mercati apparentemente se ne sono disinteressati toccando un picco il 19 febbraio. La Cina ha cominciato a tagliare i tassi il 3 febbraio per iniettare liquidità nel sistema bancario, poi è arrivata la Tailandia e come una valanga a ruota hanno cominciato tutte le banche centrali quando si sono rese conto del disastro imminente.
Ben 53 tagli sono arrivati in meeting straordinari, questo per dare un’idea del senso di emergenza. Dall’inizio dell'anno 68 banche centrali hanno tagliato il costo del denaro per complessivi 86 punti percentuali. Alla fine del 2019 il tasso di interesse medio mondiale era 5,69% mentre alla fine di marzo è sceso a 4,85% ovviamente considerando anche banche centrali più marginali. Solo nel mese di marzo 63 banche centrali hanno tagliato i tassi 84 volte. Una lunga carrellata di dati che dimostra il momento eccezionale che stiamo attraversando e come tutte le autorità monetarie hanno adottato praticamente le stesse misure forti ed immediate.
Turchia: banca centrale aggressiva e Lira ai minimi estate 2018
Una delle banche centrali più aggressive è stata quella turca con ben tre tagli. Una manovra sicuramente positiva per l’economia, ma veleno per un Paese emergente ad alta inflazione soprattutto se importata. E proprio questa minore appetibilità di rendimento della Lira turca ha scatenato le vendite sulla moneta locale tornata contro Dollaro. Siamo così tornati agli stessi livelli minimi dell’estate 2018 quando il mercato era in piena tensione e preoccupato per un default della Turchia.
La storia ci dirà se la banca centrale fantoccio gestita da Erdogan avrà avuto ragione, ma la sensazione è che il passo lento ma inesorabile con cui UsdTry si è avvicinato ai massimi sia foriero di nuovi allunghi. Questa sensazione è avallata anche dall'RSI che, su scala settimanale, è salito sì in ipercomprato ma ben lontano dai picchi che negli ultimi anni hanno accompagnato i massimi primari. I capitali stanno uscendo dalla Turchia e presto Erdogan dovrà decidere se difendere la valuta o lasciare il Paese in balia di una nuova ondata inflazionistica nel bel mezzo della recessione mondiale.