Il cambio GBP/USD ha raggiunto il suo massimo annuale questa settimana a oltre 1,26, invertendo il sell-off del mese di gennaio conseguente alle preoccupazioni del mercato per i dazi USA. I timori di tariffe statunitensi sulle importazioni dalla Gran Bretagna sembrano essersi dissipati da quando il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha rilasciato dichiarazioni che fanno pensare a una tempistica più lunga.
La sensazione generale è che il Regno Unito possa essere risparmiato, in quanto nei suoi confronti gli USA sono in surplus commerciale. Tra l'altro, l'economia britannica è maggiormente incentrata sui servizi rispetto ad altre regioni come l'Unione europea. E per questo risulta meno passibile di misure tariffarie.
La sterlina ha preso forza anche dagli ultimi dati sull'economia che la danno in crescita oltre le aspettative degli analisti. Il PIL del quarto trimestre 2024 è salito dell'1,4% su base annua, a fronte di attese dell'1,1%, mentre nel mese di gennaio è aumentato dello 0,4% rispetto allo 0,1% del consensus. Questi numeri allontanano la prospettiva che la Bank of England tagli massicciamente i tassi di interesse.
I trader ora scommettono che le sforbiciate quest'anno saranno due e non tre come previsto qualche settimana fa. Questo è importante per il cross GBP/USD, se si considera che la Federal Reserve non dovrebbe muoversi sul fronte del costo del denaro nel 2025 stando alle previsioni degli operatori di mercato.
Inoltre, nel mercato delle opzioni le posizioni "short" sulla sterlina si sono abbassate. Il premio per le put questa settimana si è ridotto di circa 30 punti base, mentre la volatilità del pound è scivolata al livello più basso dal 19 dicembre.
GBP/USD: continuerà il rally della sterlina?
È arrivato quindi il momento di puntare sulla sterlina? Gli esperti di mercato non sono tutti della stessa opinione. Tra gli ottimisti vi è Ales Koutny, responsabile dei tassi internazionali di Vanguard Asset Management. A suo avviso, il cambio GBP/USD continuerà ad apprezzarsi grazie alle politiche monetarie delle Banche centrali.
"La sterlina continuerà a performare bene. Se ci aspettiamo che la Fed rimanga in attesa quest'anno, è difficile vedere la Banca d'Inghilterra tagliare altre tre volte". In sostanza, nonostante l'istituto guidato da Jerome Powell sarà meno accomodante - e ciò dovrebbe avvantaggiare il dollaro - ed il mercato ha già scontato tutto questo. Anzi, potrebbe aver incorporato una divergenza di politica monetaria delle autorità monetarie maggiore di quella effettiva.
A differenza di Koutny, Neil Jones, Amministratore delegato della società di brokeraggio TJM Europe, ritiene che il rally della sterlina potrebbe presto esaurirsi. Questo perché rischia di "scontrarsi con un muro" quando il GBP/USD raggiungerà la resistenza tecnica a 1,2680, dove giace la media mobile a 100 giorni della coppia di valute. "Quando il mercato si stabilizzerà, il rally della sterlina è destinato a finire", ha detto l'esperto.