Le valute nordiche tornano a subire la pressione delle vendite dopo un periodo relativamente favorevole. Il sell off ha colpito soprattutto la corona svedese, ma anche la corona norvegese è andata sotto pressione nonostante un prezzo del petrolio che non sembra mostrare grandi cedimenti. Cominciamo dalla Svezia dove la SEK è stata vittima di una sequenza settimanale di ribassi impressionante e che adesso deve affrontare livelli tecnici di resistenza importanti.
Corona svedese: la Banca centrale non ha aiutato la SEK
Il rimbalzo di EUR/SEK era prevedibile dopo l’ottima performance della corona svedese da ottobre 2023 in avanti, ma il tono espresso nell’ultimo meeting da parte della Banca centrale non ha aiutato la SEK.
La Riksbank ha mantenuto i tassi al 4% come previsto dagli analisti, ma il tono è stato più dovish delle attese della vigilia. Il mercato ha alzato di conseguenza le probabilità che a maggio la Riksbank taglierà il costo del denaro. Pubblicato anche il path che la banca centrale si attende sui tassi da qui al 2025; nel primo trimestre dell’anno si dovrebbero rivedere rendimenti monetari al 3,25% rispetto al 4,10% stimato in precedenza.
Graficamente il 61,8% di ritracciamento della gamba ribassista del 2023 coincide con la linea del collo della figura di testa e spalla ribassista formalizzata con il break di 11,5 a novembre 2023. A 11,55 le due gambe che stanno accompagnando il rimbalzo di equagliano in ampiezza. Perciò tra 11,50 e 11,62 la corona svedese si gioca molto e un trader qui potrebbe anche provare lo short in chiave tattica ma non solo.
Corona norvegese: attenzione a zona 11,90 su EUR/NOK
Anche la corona norvegese continua a non fornire grandi soddisfazioni a chi crede in una sua ripresa dopo una stagione di debolezza che la annovera tra le divise maggiormente sottovalutate. Attenzione però al mese di aprile tradizionalmente favorevole alla NOK per questioni stagionali legate alla chiusura di periodi fiscali in Norvegia.
A EUR/NOK servirebbe un movimento sotto quota 11 per invertire la tendenza. Come vediamo dal grafico questa barriera di supporto rimane ancora un miraggio.
Rimane ovviamente aperto il rischio che quella in corso rappresenti una figura di continuazione bullish e quindi attenzione a zona 11,90 su EUR/NOK. Violare al rialzo questa resistenza anticiperebbe momenti decisamente difficili per la NOK che al momento sconta i primi tagli nei tassi a partire da settembre. Ma anche in questo caso saranno i dati macro futuri a definire il percorso previsto dal mercato e quindi le valutazioni della NOK. Che rimane per chi vi scrive interessante in ottica di accumulazione.