Il mese di aprile è stato quasi sempre molto benevolo con la sterlina. Secondo i dati di Bank of America, negli ultimi 50 anni in media la valuta britannica ha guadagnato lo 0,7% ad aprile, rendendo quest'ultimo di gran lunga il mese più forte. Viceversa, agosto è quello più debole, con un calo del cambio GBP/USD in media dello 0,7%. Le ragioni della stagionalità positiva di aprile possono essere diverse, come la fine dell'anno fiscale per le società britanniche, nonché le persone che alimentano i loro conti di risparmio individuale. "Se la storia è una guida, la sterlina potrebbe raggiungere 1,30 dollari" nel quarto mese dell'anno, hanno affermato gli analisti di BofA.
Ecco perché gli investitori stanno comprando sterline
La sterlina quest'anno ha perso posizione rispetto al dollaro USA, ma più per effetto della forza della valuta statunitense che per la propria debolezza. Infatti, è aumentata di valore in confronto ad altre valute come euro e yen. Ciò nonostante, il mercato monetario stia scommettendo che la Bank of England finirà per tagliare i tassi di interesse prima della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Questo inverte l'aspettativa del mercato portata avanti per sei mesi di una BoE più lenta ad abbandonare la sua politica monetaria restrittiva. I trader ora ritengono che ci sia una probabilità del 20% che la BoE si muova già nella prossima riunione del 9 maggio, mentre la possibilità che la Fed abbassi il costo del denaro al 1° maggio è solo del 13%. Ancora meno sono le chances (5%) che la BCE tagli nel meeting dell'11 aprile.
Nell'ultimo incontro ufficiale, il governatore della BoE, Andrew Bailey ha sorpreso il mercato con un messaggio accomodante, citando una tendenza inflazionistica più lenta e una crescita economica più depressa. Tra l'altro, due responsabili politici che in precedenza avevano votato per un aumento dei tassi sono passati a un mantenimento, conferendo alla Banca centrale un aspetto meno rigido in tema di politica monetaria. La Fed non manifesta invece alcuna fretta di smorzare il costo del denaro, sia perché l'economia a stelle e strisce appare ancora in gran forma, sia perché l'inflazione sta tornando a farsi viva. La BCE, invece, è orientata a fare il primo passo sul fronte dei tassi a giugno, non prima cioè di aver sottomano dati importanti sul mercato del lavoro.
Perché, quindi, gli investitori comprano sterline? La spiegazione probabilmente risiede nel contesto generale dell'economia britannica. Dopo oltre due anni di strette monetarie e di una violenta crisi energetica, alla fine la Gran Bretagna non ha conosciuto una pesante recessione. Ultimamente sono migliorati alcuni dati macro e l'inflazione, fino a poco tempo fa più ostica rispetto a quella di Unione Europea e Stati Uniti, adesso si è rimessa più in linea. A ciò si aggiunge anche la riduzione del deficit delle partite correnti del Regno Unito. Tutto questo si riflette in maniera positiva sulla fiducia che hanno gli investitori sulla sterlina. "Le vulnerabilità esterne della sterlina sono ora molto più basse, aiutate in gran parte dal calo dei prezzi dell'energia", ha dichiarato Deutsche Bank.