Uno dei rapporti di cambio che meglio esprime la potenza di un differenziale di tasso che si amplia di fronte a politiche monetarie divergenti è USD/CHF.
Da una parte la valuta americana, in forte ripresa dopo il drastico cambio di atteggiamento della Fed che con l’ultimo rialzo di dicembre sembra aver messo nel congelatore ogni decisione di politica monetaria fino alla tarda primavera. Vedremo se Trump avrà qualche cosa da dire a Powell al riguardo ma al momento il mercato sembra credere che la Banca centrale USA non abbia grande voglia di mettere mano ai tassi con un’economia così in salute.
Dall’altra c’è una Svizzera alle prese con un’inflazione in arretramento e una Banca centrale che non vuole mantenere troppo a lungo tassi reali positivi.
Forex: USD/CHF, è arrivato il momento di uno short
La pubblicazione la scorsa settimana del dato di inflazione svizzera ha messo ancora più pressione a un franco che potrebbe essere il testimonial della prima nazione che ritorna al tasso zero.
A dicembre l’inflazione elvetica è salita nella versione headline solo dello 0,6%, quella core dello 0,7%. Dati tutti sotto le attese e che sembrano confermare quella prospettiva "dovish" espressa dalla Banca centrale nell’ultimo meeting di politica monetaria quando, a sorpresa, i tassi di interesse sono stati tagliati di mezzo punto percentuale.
Il contestuale rialzo dei rendimenti americani accompagnati da parole meno "dovish" da parte degli esponenti Fed come detto sopra, hanno così ampliato il differenziale tassi e USD/CHF è ritornato vicino a quel livello di resistenza di 0,92 che già in due occasioni ha arginato le velleità del biglietto verde.
Dal grafico possiamo apprezzare anche una potenziale figura di testa e spalla rialzista in formazione che prenderebbe corpo con la violazione della resistenza sopra citata.
Sempre dalle parti di 0,92, per la precisione a 0,924, troviamo anche il 50% di ritracciamento del ribasso cominciato nel 2022 a 1,015 e terminato a 0,832 a fine 2023. L’RSI settimanale è in abbondante ipercomprato e potrebbe far pensare alla possibilità di un top primario non lontano per USD/CHF.
Nel 2023 e nel 2024 proprio questo indicatore in ipercomprato ha anticipato quei massimi dai quali i compratori di franchi svizzeri hanno fatto sentire la loro voce.
La strategia a questo punto può essere contrarian, ovvero diretta a sfruttare gli eccessi di ipercomprato su USD/CHF andando "short" con stop ravvicinato e rigido sopra 0,925. In alternativa si può attendere un parziale ritracciamento confidando nel break della resistenza incrementando le posizioni lunghe oltre 0,925.
A quel punto gli obiettivi da tattici diventerebbero strategici per chi avrà scelto il lato "long" di USD/CHF.