La banca centrale canadese lascia i tassi invariati al 5% e abbandona probabilmente l’idea di procedere con ulteriori strette almeno all’interno del corrente ciclo di rialzi. Dopo il dato decisamente soft dell’inflazione di settembre, i prezzi al consumo a settembre sono saliti infatti del 3,8% contro il 4% di agosto, il mercato aveva raffreddato notevolmente le sue aspettative di nuove manovre sui tassi. E così è stato.
Tra poco analizzeremo l’interessante grafico di USD/CAD la cui impostazione tecnica sta assumendo contorni ideali per l’operatività dei trader.
La banca centrale canadese ha quindi deciso quindi di lasciare fermi i tassi riducendo anche le aspettative di crescita del Pil canadese del 2023 al 1,2% e quella per il 2024 allo 0,9%.
Quello che però ha un po' turbato i mercati sono state le previsioni di inflazione, all’opposto riviste al rialzo e che darebbero fiato a nuove possibili manovre sui tassi nonostante al momento nessuno si spinge a vedere questo scenario. La banca centrale ha infatti stimato nel 2024 un’inflazione al 3% (quindi sopra al target del 2%) e solo nel 2025 al 2,2%.
Secondo gli analisti di ING questa è un’indicazione "hawkish" da non sottovalutare che renderebbe interessante l’esposizione long sul CAD. Diversa invece l'idea del mercato che visto il deciso rallentamento economico previsto comincia a ragionare su una strategia più dovish nel 2024.
La vera scommessa è se la BoC preferirà combattere con maggior vigore l’inflazione o rilanciare una crescita economica che si sta sgonfiando.
USD/CAD: due possibili strategie long
Evidente che quando si confronta il CAD con il dollaro Usa, la prima forza in campo che deciderà di tagliare i tassi vedrà la sua valuta perdere parecchio terreno. Stando ai recente movimenti la sentenza del mercato sembra essere stata emessa. La stagionalità di novembre non sembra sorridere al CAD visto che USD/CAD negli ultimi 11 anni è salito ben nove volte. Il movimento tecnico delle ultime ore avvalorebbe l'idea di ulteriori ribassi sul CAD.
Il tentativo di break della lunga fase di consolidamento cominciata a ottobre 2022 sembra aver trovato successo proprio la scorsa settimana. Un primo assaggio a inizio ottobre stoppato a 1,38 e poi un nuovo affondo negli ultlimi giorni prima di andare ad abbattere, forse definitivamente, la resistenza
Mantenersi a ridosso della resistenza stava comunicando la voglia del cambio USD/CAD di abbattere definitivamente la resistenza di 1,37/1,38 inaugurando una fase nuova. Che ora sembra realtà. Due le strategie operative long a questo punto attivabili su USD/CAD.
La prima mira ad entrare al meglio puntando su un'accelerazione del bull market e alla definitiva messa da parte del trading range con il massimo di ottobre 2022 a 1,40 che dovrebbe rappresentare solo un intermezzo verso qualcosa di decisamente più ambizioso.
La seconda strategia invece fa affidamento su un pull back di USD/CAD dopo la recente rottura. Idealmente tra 1,37 e 1,38 troviamo la zona di intervento long con la media mobile a 20 giorni a fare da affidabile supporto.
Un contesto come sempre non facile ma che sembra dirci che il Canada sarà un paese che probabilmente si muoverà sul ribasso dei tassi prima degli Stati Uniti. E questo al canadese per il momento non piace granché.