Gli amanti delle onde di Elliott, ovvero quella strategia di analisi tecnica che individua pattern ricorrenti sulla base dei movimenti di prezzo degli asset che prendono la forma appunto di onde più o meno profonde, direbbero che la corona norvegese è in una fase preparatoria ad una nuova gamba di rialzo.
Ne parliamo tra poco, ma indubbiamente questa visione offre la sponda ad una precisa strategia per quello che riguarda il futuro del cross EUR/NOK e di come si dovrebbero comportare i traders di conseguenza. Quando sembrava che EUR/NOK fosse pronto per svoltare definitivamente verso l’alto, il dato dell’inflazione di aprile ha permesso alla corona di recuperare un po' di terreno.
L’inflazione norvegese sta infatti scendendo più velocemente rispetto alle attese di qualche mese fa con il dato core uscito al 4,4% e quello generale al 3,6%. Numeri che confortano, ma che ancora non possono rendere tranquilla la Banca centrale circa l’uscita dalla fase di surriscaldamento dei prezzi. Questo perché ancora non si intravedono segnali chiari di svolta per salari e affitti che, assieme all’effetto inflazione importata della corona, continuano a rappresentare una spada di Damocle sui piani della Norges Bank (Norges Bank: funzioni e obiettivi banca centrale Norvegia).
Se, come si attendono gli analisti, la banca centrale non agirà fino a quando l’inflazione core non avrà raggiunto il 2%, pensare a tagli nel costo del denaro appare prematuro e solo nel 2025 il costo del denaro verrà portato al 4%.
Il Pil norvegese è cresciuto nel primo trimestre del 2024 dello 0,2% (il dato è il cosiddetto mainland che esclude i ricavi di petrolio e gas) confermando soprattutto il raffreddamento della spesa per consumi scesa dello 0,7%. Soprattutto ha fatto storcere il naso agli analisti il dato mensile del Pil di marzo in contrazione dello 0,2% a conferma del fatto che tassi di interesse e inflazione stanno zavorrando la Norvegia.
EUR/NOK: è 11,9 il livello per chi vuole entrare long
Tornando al cross EUR/NOK, la fase di trading range che va avanti da giugno 2023 trova 11,20 e 11,90 come pareti inferiori e superiori di quella che gli analisti tecnici definirebbero un’onda 4 preparatoria ad una nuova accelerazione verso l’alto, onda 5.
A confermare questa teoria ci sarebbe la sequenza in 3 onde del rialzo cominciato nel 2022 con la terza onda che, come da ipotesi di scuola, è risultata estesa spingendo l’euro fino ai massimi storici di 12,05.
A quel punto è cominciato un lungo ed estenuante trading range con un’inclinazione leggermente in controtendenza rispetto al trend dominante e che più o meno a due terzi del percorso di questa figura dovrebbe riprendere la marcia verso l’alto. Quindi per chi fa trading di breve periodo si va long e short di EUR/NOK su supporti e resistenze, ma per chi cerca un movimento più esteso si dovrà entrare/aumentare l’esposizione long sopra 11,90. Stop loss al momento da posizionare sotto 11,10.