Continua la corsa sfrenata di EUR/JPY verso i massimi del 2023. Le parole di alcuni esponenti della Bank of Japan hanno frenato il rialzo di USD/JPY, un po' meno quello di EUR/JPY. Takata, uno dei membri della BoJ, ha aperto convintamente le porte al rialzo dei tassi di interesse, una manovra che chiuderebbe l’epoca del tasso negativo in Giappone. Quasi che il recupero dei massimi degli anni ’90 dei mercati azionari avesse spianato la strada ad una nuova epoca.
Tornando alle dichiarazioni di Takata, sembra chiaro che in seno alla banca centrale si comincia a pensare che il target di inflazione al 2% è stato raggiunto, ma anche che sono necessari piani di azione per uscire da questa fase ormai radicata nelle abitudini di imprese e consumatori giapponesi.
A gennaio i prezzi al consumo giapponesi sono risaliti nella versione "core" (senza alimentari) del 2% contro l’1,8% previsto. Al netto di alimentari ed energia l’aumento è stato del 3,5%. Tutto fuoco che alimenta le attese per un cambio storico nella politica monetaria nipponica. Vedremo nelle prossime settimane se Ueda, il capo Governatore della BoJ, darà semaforo verde ad un cambio di passo che darebbe anche un po' di respiro allo Yen giapponese, perdente sistematico negli ultimi tempi.
Ma i mercati non hanno i tempi delle banche centrali e di fronte ad un rendimento reale sempre più negativo per lo Yen vendono valuta giapponese.
EUR/JPY: focus sui massimi del 2023
Al momento sui mercati swap viene considerato giugno il mese nel quale finalmente i tassi torneranno a salire sopra lo zero in Giappone, tempi che di fatto coinciderebbero con la riduzione del costo del denaro in Europa e quindi dovrebbero essere sfavorevoli a EUR/JPY. Ma come si vede dal grafico non è così.
USD/JPY, nonostante la notizia, ha ritracciato ma ancora è incapace di scendere stabilmente sotto la soglia considerata critica dalla BOJ, ovvero 150. Non è escluso che siano stati fatti interventi di “ritocco” con le riserve valutarie per limitare la volatilità sullo Yen. EUR/JPY, dopo aver sfiorato i massimi di fine 2023, ha preso un po' di fiato ma rimane anche in questo caso abbondantemente sopra 160.
Qui lo short EUR/JPY appare interessante in termini di rischio rendimento considerando che uno stop in area 165 può essere un buon modo per scommettere sulla sorpresa che la banca centrale giapponese potrebbe riservarci nei prossimi mesi.
Lo Yen è una valuta estremamente sottovalutata in termini storici, ma il rendimento reale negativo non ripaga l’investitore per il rischio. Una mossa al rialzo sui tassi e un’inflazione che torna a puntare verso il basso sarebbero il mix di notizie giusto per rivedere la valuta giapponese in gran spolvero. Al contrario il break dei massimi 2023 aprirebbe le porte di 170 su EUR/JPY.