Momento vibrante nel rapporto di cambio EUR/CNY. Il cross si avvicina a livelli di resistenza fondamentali in ottica di medio termine, mentre la deflazione rende la Cina sempre più simile al Giappone degli anni 90.
In Cina i prezzi al consumo hanno smesso di salire; anzi, dopo oltre un anno, hanno ricominciato a scendere raggelando le attese degli investitori che si attendono i primi segnali di risveglio dopo le misure annunciate da Pechino e i ripetuti tagli nei tassi di interesse.
La realtà è che le misure sono state annunciate in pompa magna senza però avere un seguito pratico concreto, il mercato immobiliare rimane nella palude, e i tagli nei tassi hanno sì abbassato i tassi di interesse nominali, ma non quelli reali che adesso paradossalmente sono ritornati in alto a causa della deflazione.
A febbraio l’inflazione cinese è scesa nuovamente sotto lo zero, con -0,7% in buona parte determinato da fattori stagionali ma comunque decisamente distante dal +0,5% di febbraio.
L’obiettivo di Pechino sarebbe quello di raggiungere il 2% obiettivo di variazione nei prezzi entro la fine del 2025, un target che appare difficile da agguantare salvo misure straordinarie da parte delle autorità, obiettivamente difficili in questo momento di grave incertezza commerciale globale.
Un nuovo meeting tra le autorità monetarie e politiche è annunciato questa settimana nel tentativo di trovare una ricetta che possa rilanciare i consumi. Vedremo. Intanto gli indici anticipatori PMI arrivati dalla Cina nelle scorse settimane non sono confortanti con una stagnazione nella crescita economica che rischia di scatenare malumori sociali se i dazi americani dovessero colpire gli esportatori a quel punto alla disperata ricerca di nuovi mercati di sbocco, con l’Europa candidato numero 1.
Forex: EUR/CNY, probabile un movimento rialzista
Dopo essere sceso fino a 7,4 il cross EUR/CNY è tornato a ridosso di quota 8, una resistenza di assoluto spessore e rilevanza. Il perché è facilmente comprensibile osservando il grafico.
Intanto bisogna evidenziare l’importanza del supporto di 7,40. Qui EUR/CNY ha visto eguagliare in ampiezza le due gambe correttive fermando la sua corsa poco sopra il top dell’onda 3 che ha caratterizzato il bull market 2022-2023. Sempre da queste parti il 38,2% di ritracciamento di Fibonacci ha fatto sentire la sua influenza respingendo gli assalti dei compratori di valuta cinese.

Se la sequenza bullish ha assunto una canonica forma in cinque onde e la correzione quella a zig zag in tre onde, verrebbe da pensare che il prossimo movimento dovrà essere verso l’alto. E con l’attuale dilatazione dei rendimenti obbligazionari europei a fronte dell’improbabile salita dei tassi cinesi, pronosticare un EUR/CNY più in alto nei prossimi mesi rispetto al livello attuale sembra scontato.
Sopra 8,3 si aprirebbero porte di consistente ribasso per il CNY e quindi attenzione soprattutto a questo livello oltre il quale sarebbero da smontare gli attivi obbligazionari emessi in valuta locale.