C’è una trionfatrice (seconda solo al rublo russo) contro il dollaro americano in questo 2025 e per il momento e si chiama corona svedese. La divisa scandinava ha guadagnato il 15% sul biglietto verde grazie ad una combinazione di miglioramenti macroeconomici, politica monetaria prossima all’esaurimento dei tagli e inflazione relativamente sotto controllo.
Economia Svezia: attenzione all'andamento dei prezzi
Cominciamo dall’economia. Il PIL del secondo trimestre ha fatto registrare una crescita dello 0,5% che porta il progresso su base annua al 1,4%. Crescita alimentata soprattutto dagli investimenti (+1,7%) mentre il progresso dei consumi è stato più modesto e pari allo 0,4%. Interessante anche il dato della produttività, cresciuta per effetto di una contrazione delle ore lavorate. Infine, bene le vendite al dettaglio che su base annua hanno fatto registrare un progresso del 2,9%.
A causa dell’aumento nel prezzo dell’elettricità si potrebbe assistere ad un rigurgito dell’inflazione sopra il 3% nel mese di agosto, ma questo non dovrebbe alterare le previsioni di tassi di interesse che dovrebbero rimanere fermi al 2% anche nella prossima riunione di politica monetaria.
A settembre la Riksbank non dovrebbe infatti muoversi sul costo del denaro (Banca centrale svedese: calendario riunioni Sveriges Riksbank 2025) spiegando in buona parte perché il mercato ha comprato SEK nelle scorse settimane proprio sulla convinzione che l’easing è agli sgoccioli. Questo si contrappone ad una FED che dopo il Powell colomba in quel di Jackson Hole, potrebbe iniziare una nuova stagione di tagli.
USD/SEK: in arrivo nuovi ribassi
Il cambio USD/SEK tra il 2022 e il 2025 ha messo a segno tre massimi primari incapaci di spingere il dollaro sopra 11,5. Allo stesso tempo la corona svedese in diverse occasioni ha provato a forzare i supporti di 10,1 senza successo fino al mese del Liberation Day. Ad aprile USD/SEK ha rotto il supporto formalizzando così un triplo massimo (alcuni intravedono anche un doppio massimo con doppio minimo interno), figura bearish che non sembra lasciare molti dubbi circa l’evoluzione futura del cambio.

USD/SEK ha fermato il ribasso in corrispondenza del 61,8% di ritracciamento dell’intero rialzo cominciato a 8,1 nel 2021 con un certa precisione chirurgica. L’indugio del mercato conferma la valenza della soglia tecnica al di sotto della quale non ci sarebbe molto fino a 8,7, obiettivo teorico della figura di inversione formalizzata.
Corona svedese sulla quale ha quindi ancora senso puntare nonostante un carry di rendimento negativo rispetto al dollaro ma previsto in contrazione. Da preferire la SEK anche alla NOK, ovvero quella corona norvegese diretta concorrente della valuta di Stoccolma. Nonostante il rimbalzo recente NOK/SEK rimane inserito all’interno di un downtrend che dal 2022 domina la scesa e che vede fissare in 0,95 la resistenza principale da scavalcare per rendere la NOK più appetibile della SEK.