Oggi l’U.S. Bureau of Labor Statistics (BLS) rilascerà i tanto attesi dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti relativi a settembre. Le buste paga del settore non agricolo sono attese a 50mila unità (22mila in agosto), il tasso di disoccupazione è visto stabile al 4,3%, mentre i salari medi orari sono stimati crescere dello 0,3% su base mensile e del 3,7% su base annua, in linea con le letture di agosto.
Il rapporto offrirà agli investitori un nuovo elemento su cui basare le proprie valutazioni in vista del meeting della Federal Reserve in agenda il prossimo mese, il 9-10 dicembre (Riunioni Fed: calendario delle date dei meeting del FOMC 2025).
Dopo sei settimane di shutdown del governo, infatti, la Fed continua a non disporre di gran parte dei dati macroeconomici che solitamente guidano il processo decisionale. Il successivo rapporto sul lavoro, inoltre, è stato rinviato di sei giorni al 16 dicembre, complicando ulteriormente il quadro.
Ieri il Bureau of Labor Statistics ha comunicato che non pubblicherà il rapporto sull’occupazione di ottobre. Il BLS prevede di rilasciare il rapporto sui posti di lavoro di novembre il 16 dicembre, includendo anche i dati di ottobre. Non saranno pubblicati nemmeno i dati JOLTS di settembre e il tasso di disoccupazione di ottobre. Il report JOLTS di ottobre sarà invece diffuso martedì 9 dicembre.
In questo contesto, molti operatori ritengono che la scarsità di dati possa rappresentare una giustificazione plausibile per una pausa. Secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità che la Banca centrale USA effettui un taglio del costo del denaro il prossimo mese sono a circa il 33%, in netto calo rispetto alla quasi certezza (98,8%) stimata solo un mese fa.
Verbali Fed: divisioni all’interno del FOMC, dubbi sul taglio di dicembre
Intanto, dai verbali della riunione di ottobre è emersa una Federal Reserve profondamente divisa sulla necessità di mantenere il ritmo dei tagli. Sebbene il FOMC abbia approvato una riduzione di un quarto di punto, il percorso futuro appare molto meno definito.
Le discussioni interne hanno evidenziato una notevole divergenza di vedute sull'opportunità di un ulteriore allentamento già a dicembre, nonostante le aspettative dei mercati. Molti funzionari, secondo i verbali, ritengono che non saranno necessari ulteriori tagli nel 2025, mentre “diversi” partecipanti hanno valutato che un nuovo intervento potrebbe essere appropriato se l’economia evolvesse come previsto nelle prossime settimane.
L’istituzione ha inoltre dovuto confrontarsi con l’assenza di molti dati economici chiave durante il lungo shutdown, una circostanza che il presidente Jerome Powell ha paragonato a “guidare nella nebbia”. Altri membri, come Christopher Waller, hanno tuttavia respinto questa analogia, sostenendo che la Fed disponga comunque di elementi sufficienti per formulare la propria politica.
La divisione interna riguarda soprattutto il livello di “restrittività” della politica monetaria: alcuni ritengono che, nonostante il taglio, i tassi restino troppo alti per un’economia in rallentamento, altri credono invece che la resilienza dell’attività economica indichi una posizione non così restrittiva come appare.
In questo contesto e in attesa dei dati sul mercato del lavoro, vediamo la possibile strategia sul cambio EUR/USD.
Forex, EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative

Le quotazioni del cambio EUR/USD rimangono inserite all’interno del trend ribassista in atto da metà settembre scorso, dai massimi segnati in area 1,19. Con la serie di giornate negative registrate da venerdì scorso i prezzi si sono avvicinati al supporto orizzontale a 1,1470, livello al quale segnali di forza potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase rialzista fino a fine anno, seguita da una possibile fase ribassista che potrebbe estendersi fino a inizio marzo.


Il tool “Projection” della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, evidenzia nello scenario long (linea verde) dapprima una possibile flessione in area 1,1450, seguita da una ripartenza al rialzo fino ad area 1,1860. Guarda il video di lancio della funzionalità, PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie long dall’area di sostegno compresa tra i livelli orizzontali a 1,1470 e 1,1390. Eventuali posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza statica a 1,1660, mentre un secondo target in zona 1,1790.
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