L’esito elettorale britannico era ampiamente atteso e il mercato non ha fatto una piega né sul fronte valutario, né su quello dei tassi di interesse proposti dal Gilt decennale.
Nessun dramma secondo i mercati se anche i laburisti hanno ottenuto un’ampia maggioranza come mai si era visto da decenni. Del resto il dominio dei conservatori per oltre 15 anni ha prodotto risultati talmente negativi che, sembra pensare il mercato, potrebbe andare peggio di così?
Elezioni Regno Unito: la situazione politica potrebbe spingere la sterlina
Ovviamente non si possono esprimere giudizi in attesa delle prime decisioni concrete, ma certamente quello che non mancherà a Keir Starmer è una solida maggioranza. Male i conservatori, ma male anche gli indipendentisti scozzesi che riducono ai minimi termini la loro presenza in Parlamento. Teoricamente un governo laburista dovrebbe supportare sterlina e mercati finanziari inglesi a detta degli analisti. Previsioni che dovranno essere messe alla prova dei fatti e soprattutto del bilancio britannico non certo roseo.
Un primo passaggio decisivo potrebbe arrivare sulla politica monetaria con la Bank of England chiamata ad agosto a decidere su un eventuale taglio nel costo del denaro. Mossa che potrebbe bloccare il potenziale rialzista del Pound.
Senza dimenticare poi i problemi politici europei e anche quelli americani con Trump che sembra adesso avere la strada spianata alle elezioni di novembre. La stabilità politica inglese sotto un certo punto di vista potrebbe quindi essere un punto a favore della sterlina.
La qualità delle decisioni future farà la differenza e lo shock del 2022, quando l’allora Primo Ministro decise di proporre una riforma fiscale e di bilancio e che in poche ore fece collassare la sterlina impennando i tassi di interesse a lunga scadenza, è ancora vivo nella memoria. Il debito inglese sul Pil è vicino al 100% e il deficit sopra al 4%. Due sfide che Starmer dovrà affrontare e che ne freneranno le ambizioni di espansione del bilancio pubblico.
Forex: GBP/USD guarda alla soglia degli 1,29/1,30 $
Per quello che riguarda la sterlina il movimento degli ultimi giorni sembra più un riflesso dei problemi altrui che della forza dei fondamentali del Pound. Ma soprattutto contro dollaro si vedono cose interessanti.
GBP/USD infatti è vicinissimo alla soglia di 1,29/1,30, una zona di prezzo che dovrebbe arginare la forza della sterlina, ma che in caso contrario aprirebbe porte bullish molto interessanti visto che da queste parti passa la down trend line che guida il bear market degli ultimi 10 anni.
Un’accelerazione verso l’alto andrebbe a favorire un allungo di GBP/USD addirittura fino a 1,43, zona dove troviamo i massimi del 2018 e del 2021. Quindi attenzione alle resistenze e al comportamento del Cable quando le andrà a sollecitare. Un nuovo trend potrebbe essere all’orizzonte, ma servono conferme.