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In una settimana il Dollaro è passato da una situazione neutrale ad una bearish di breve periodo
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Le condizioni fondamentali per la debolezza del Dollaro al momento sembrano essere tutte sul tappeto. Dal deficit al differenziale tassi fino all'espansione di bilancio della FED
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Il Dollar Index è entrato in ipervenduto. Opportuna un pò di attenzione poichè negli ultimi mesi proprio questa condizione tecnica dell'oscillatore RSI ha fornito il pretesto ai compratori di Dollari di riaffacciarsi sul mercato
Esattamente una settimana fa (era venerdì 29 maggio) avevo segnalato come due dei rapporti di cambio più liquidi del mondo, EurUsd ed EurJpy, si trovavano di fronte ad un momento cruciale per la loro evoluzione futura. EurUsd doveva forzare area 1.10 per spiccare il volo, EurJpy doveva fare lo stesso con 119.5. Missione compiuta dire con oltre 300 pips di accelerazione per entrambe che ha soddisfatto i palati fini dei trader entrati sulla forza.
E' quindi finito il bull market del Dollaro? Ancora non posso sciogliere questa riserva. Tanti elementi remano contro il biglietto verde. La politica monetaria della FED (lo spread verso i tassi Euro sé ridotto considerevolmente), l’espansione del bilancio della banca centrale decisamente più imponente di quello ad esempio della BCE. E poi c’è quel debito federale che sta aumentando a livelli che inevitabilmente rappresenteranno una zavorra per la crescita futura.
Staremo a vedere oggi i dati sulla disoccupazione, ma di certo le informazioni macro che stanno arrivando sembrano raccontare una storia molto diversa da quella favoleggiata da una Wall Street sempre più vicina ai massimi storici. Ma si guarda in prospettiva e questo sguardo rivolto in avanti ci dice che stagionalmente il biglietto verde da giugno a ottobre comincia una parabola discendente abbastanza a senso unico che solitamente disturba i sonni estivi dei Dollar holders. A quanto pare anche quest’anno questa prescrizione stagionale sembra voler essere rispettata dal mercato.
E' però sul grafico del Dollar Index che voglio soffermarmi. Le banche centrali hanno anestetizzato il mercato. Se scommettiamo che la loro onnipotenza anche stavolta avrà la meglio allora non resta che comprare equity con un hedging sul Dollaro. Quello che è successo tra febbraio e marzo sul Dollar Index ha sicuramente avuto dell’incredibile con un down immediatamente ricoperto da un up che in poche settimane ha spostato il DXY di quasi 10 figure.
Un movimento che era andato fuori dal placido trend che ci aveva accompagnato in precedenza e ben delimitato da quella media mobile a 1 anno violato adesso con 8 sedute consecutive di ribasso. Attenzione però. Il Dollar Index è entrato in ipervenduto. E se nella sua accezione classica ipervenduto chiama ipervenduto, in questo caso dobbiamo essere prudenti. Guardate cosa è successo dal 2018 ad oggi quando il Dollar Index ha visto l’RSI scendere sotto 30.
I cerchi ci dicono che questo contesto nel breve periodo ha rappresentato un’occasione di acquisto per chi era fuori dal Dollaro. Andrà così anche stavolta? Sinceramente credo che le condizioni per una debolezza più convinta del Dollaro ci sono tutte in questo momento. Da analista fondamentale avrei già venduto Dollari da mesi, da analista tecnico però invito ancora alla prudenza.
Probabilmente la strategia che adotterò su EurUsd sarà quella di cominciare fin da ora a stringere gli stop sulla posizione long aperta sopra 1.105. I regali inaspettati come questi che arrivano dal mercato possono evaporare nel giro di poche ore e quest'anno abbiamo avuto già diverse lezioni in tal senso.