Nella sua ultima riunione, la Bank of England ha alzato i tassi come da previsione, avvisando però che l’economia andrà in recessione per ben cinque trimestri, elemento non previsto. Come vedremo tra poco, la sterlina non ha subito grandi contraccolpi: questioni tecniche, differenziali di tasso di interesse e di crescita si sono compensati generando un nulla di fatto.
Bank of England: picco inflazione al 13% nel 2022
Stupisce però come una Banca centrale decida di lasciar completamente perdere la politica economica (che in effetti non sarebbe pienamente nel suo mandato) per concentrarsi sull’inflazione. I rischi sono tanti, a partire da una sottovalutazione del primo fenomeno e da una sopravvalutazione del secondo, soprattutto dopo il pesante storno delle materie prime che potrebbe raffreddare più del previsto la dinamica inflattiva.
Gli indicatori PMI hanno evidenziato una moderata contrazione toccando i livelli minimi da febbraio 2021. Prevedibile che questa parabola continuerà viste le previsioni della BoE a margine dell’ultimo meeting di politica monetaria. Anche le previsioni sull’inflazione preoccupano: si toccherà il 13% nel 2022 prima di un calo nel corso del 2023 destinato a raggiungere il 2% nel 2024. La disoccupazione salirà al 6% entro il 2025.
Quello che è stato esplicitato dall'istituto in realtà è un messaggio al Governo che verrà: se non fate nulla questo è lo scenario. Di certo la campagna elettorale si arricchisce di nuovi contorni con il nuovo leader conservatore che dovrà dare risposte ai cittadini. Sulla sterlina aleggiano ovviamente diverse nubi. La BoE da settembre comincerà a servire sul mercato 10 miliardi di bond ogni trimestre per ridurre nei 12 mesi successivi il piano di QE. Il mercato privato dovrà assorbire questi titoli e potrebbe richiedere un maggior premio per il rischio, anche valutario.
EUR/GBP: analisi tecnica e livelli trading
EUR/GBP non poteva che reagire come ha sempre fatto in occasione del test dei supporti chiave di area 0,83: dalla Brexit in avanti questa zona di supporto ha sempre sostenuto il cross. C’è poi una resistenza molto interessante a 0,87 che contraddistingue la trendline discendente di breve periodo e che per il momento sembra arginare le velleità della moneta unica europea.
A settembre la resa dei conti con i meeting di BoE e BCE. Ogni strategia operativa su EUR/GBP al momento appare prematura. Ma sotto 0,83 lo short e sopra 0,87 il long, i trader potranno impostare strategie operative anche con orizzonte di medio periodo.