Le quotazioni di AUD/USD, in rialzo da febbraio, stanno mettendo a segno un ritracciamento caraterizzato da un'alta volatilità che in meno di 4 giorni ha fatto perdere 200 punti. Per confermare la view rialzista sul cambio, è opportuno analizzare i segnali grafici.
Fra questi abbiamo la rottura dei minimi di fine ottobre (anche se con un rifiuto che lascia intendere poca forza nel prezzo) e il momentum del prezzo che mostra una maggiore presenza rialzista. Ora le quotazioni si stanno avvicinando a preziosi supporti, fra cui la resistenza a 0,74, la trendline di medio periodo che al momento risulta confermata dal terzo test e la forchetta di Andrews che conferma il ritracciamento attuale come parte del trend.
In aggiunta, se i corsi arrivassero nella zona evidenziata nell'immagine, arriverebbero anche sul 50% dell’ultimo swing di riferimento e sul 38,2% della tendenza partita a inizio febbraio. La creazione del pattern ABCD potrebbe portare alla quinta onda di Elliott, se il prezzo non chiudesse una sessione sotto il livello di 0,7375.
Infine, il sentiment indicator presente sulla piattaforma di Kimura mostra come il 64% degli operatori siano ribassisti. Nonostante questo segnale non sia così forte come in seguito a uno sbilanciamento maggiore, è una conferma di operatività rialzista.
AUD/USD: strategie operative e livelli trading
Per quanto riguarda le strategie operative, si potrebbe valutare un'operatività di matrice long da due livelli: il primo, per chi avesse una propensione al rischio più elevata, a 0,7423. Il secondo punto di ingresso sarebbe identificato nell'area evidenziata in figura, aspettando un cambio di tendenza sul timeframe orario attendendo una rottura dei precendenti massimi.
Lo stop loss in questo caso può essere di diversi tipi: è possibile posizionarlo sotto l’ultimo minimo una volta entrati dopo il cambio di tendenza, posizionarlo sotto il livello di 0,7356 oppure applicare uno stop loss dinamico che segue l’operazione in base al posizionamento della trendline di riferimento.
Come target abbiamo le due inefficienze a 0,7615 e 0,75585, dove è possibile prendere profitto parziale spostando lo stop loss a pari, per puntare poi a target finali più ambiziosi nel caso la situazione macroeconomica lo permettesse.