La Corona norvegese è stata una indubbia protagonista degli ultime mesi con un recupero eccezionale soprattutto dal 2020 in avanti. All’inizio di quell’anno il mercato, in preda ad un panico generalizzato, aveva deciso di abbonare la divisa al suo destino offrendo un’occasione a chi avesse avuto la freddezza di acquistare in quel momento.
Il rapporto EUR/NOK toccò in quei drammatici mesi quota 13 mentre ora ci posizioniamo un buon 30% sotto. Non male per un bond tripla A con tassi di interesse offerti inferiori al 1%. Quello che però conta adesso è capire se la forza della valuta del Paese potrà proseguire o meno, fornendo anche risposte positive alle prospettive economiche globali.
Corona norvegese: petrolio e Banca centrale rafforzano le quotazioni
La Corona norvegese è una divisa cosiddetta ad alto beta, ovvero sensibile all’umore dei mercati finanziari in maniera piuttosto consistente. Il motivo è ovviamente legato alla sua dipendenza dalla produzione di petrolio e quindi dalla domanda globale di energia fossile. Se questa frena è probabile che il rallentamento economico sia già in corso.
A rinforzare la moneta ci ha poi pensato negli ultimi mesi una Banca centrale estremamente attiva. Con la volontà ferma di anticipare e frenare l’inflazione, l'istituto di Oslo ha cominciato già a settembre 2021 ad alzare i tassi di interesse. A dicembre un altro giro di vite che seguirà con nuovi ritocchi per tutto il 2022. Ovvio che gli investitori di fronte a due prospettive così interessanti, rialzo dei rendimenti offerti dalla carta norvegese e rialzo del petrolio, si sono spostati in massa verso la valuta.
EUR/NOK: analisi tecnica e strategie operative
Quello che sto osservando oggi sul grafico di EUR/NOK è motivo di qualche preoccupazione, almeno lato tecnico. Da una parte il mercato ha confermato di mantenere la sua preferenza per la divisa scandinava dopo il preciso test della resistenza in transito a 10,4.
Dall’altra parte quello che serve assolutamente per rinforzare la tesi rialzista è uno sfondamento verso il basso dei minimi 2021. Una risalita nelle prossime settimane verso le resistenze di 10,4 sarebbe pericolosa.
Questo non solo perché una buona parte delle notizie pro divisa norvegese sono ormai incorporate nei tassi, ma soprattutto perché si prefigurerebbe all’orizzonte un potenziale testa e spalle rialzista con la neckline posizionata proprio in corrispondenza di una trendline discendente e della media mobile a 200 giorni.
Per questo terrò sotto stretto monitoraggio EUR/NOK. Non solo per motivi di trading (long sopra 10,4) ma anche per motivi prettamente strategici sul futuro del ciclo economico mondiale del quale la corona è un ottimo testimonial.