La vittoria di Joe Biden sembra riaccendere le speranze di chi finora ha investito denaro in valute emergenti subendo considerevoli minusvalenze. Se ad esempio osserviamo l’andamento delle principali valute emergenti a distanza di 10 anni contro Euro vediamo che la Lira turca ha perso il 400%, il Real brasiliano il 185%, il Rublo russo il 125%, il Rand sudafricano il 100%.
Numeri impressionanti (non parliamo poi della valuta argentina che ha perso il 1.700%) che ovviamente vengono smussati dai ricchi ma insufficienti flussi cedolari incassati in questi anni. Periodo caratterizzato da un Dollaro USA strutturalmente forte che ovviamente ha inciso in negativo su Paesi emergenti emittenti di debito non solo in valuta locale ma anche in valuta estera. Tra le divise che nell’ultimo anno hanno subito la maggiore pressione in vendita sicuramente il Real brasiliano ed il Peso messicano.
Per motivi opposti le due monete potrebbero essere beneficiarie nette della presidenza Biden. Il Brasile governato da Bolsonaro è stato finora vicino a Trump per le sue posizioni conservative ed anti ambientaliste. La spinta democratica americana potrebbe entrare molto presto in collisione con la politica del leader brasiliano, disastrosa finora nella gestione del Covid. Le elezioni sono previste nel 2022 ed un ritorno in sella del partito di sinistra di Lula potrebbe non essere escluso.
Altra Nazione che potrebbe essere interessato alla nuova politica americana è il Messico. Il Presidente Obrador è di sinistra e potrebbe trovare convergenze con la guida democratica di Biden. Soprattutto il tema immigrazione avrebbe la possibilità di trovare una svolta con rapporti meno tesi anche dal punto di vista commerciale.
Analisi Forex: con Biden interessante guardare a USD/BRL e USD/MXN
Chi investe nel mondo valutario con un’ottica di medio lungo periodo può perciò guardare con attenzione a due valute particolarmente colpite dalle vendite in questi mesi come il Peso messicano ed il Real brasiliano. Osservando il grafico di lungo periodo di USD/BRL e USD/MXN ci rendiamo conto come entrambe le divise sudamericane sono reduci da un minimo storico contro Dollaro USA.
Il Peso arriva da un semestre di costante rafforzamento che è stato in grado di riportare il cambio proprio attorno a quella zona di 20 che rappresentò nel 2016 il punto di arrivo del sell-off seguito alle elezioni di Trump. Decisamente più sottovalutato il Real che ha toccato quota 6 contro il biglietto verde.
A fine 2016 il rapporto di cambio era pari a 3 e questo ci dà l’idea di cosa è successo in questi quattro anni di presidenza Trump alla valuta. Anche osservando oscillatori come il MACD ci rendiamo conto del livello estremo di sentiment negativo raggiunto su queste valute. Se il momento della riscossa è arrivato allora queste valute sono in pole position per ripianare le perdite di questi anni.