Quanto trovo dei grafici che sembrano quasi dei pasti gratis non esito a postarli su queste pagine. A volte le figure troppo belle per essere tradate rischiano di diventare un boomerang. Ma perché non monitorale fin da subito con attenzione per cercare di catturare qualche bello spunto per il futuro? Questo è il caso della lira turca, o meglio del cambio USD/TRY.
Il primo importante livello di supporto di lungo periodo è stato raggiunto ed è la media mobile a 200 giorni, una zona tosta e praticamente inviolabile da diversi anni a questa parte. Ed oggi siamo tornati da queste parti.
Lira turca: Banca centrale salva moneta da tracollo
Il merito va alla ritrovata credibilità della Banca centrale turca dopo il cambio di Governatore deciso da Erdogan sulla scia delle pressioni dei mercati. Subito dopo essersi insediato, il Presidente dell'istituto ha alzato i tassi di interesse portandoli all’attuale 17% per frenare la fuga di capitali e soprattutto la caduta della lira con conseguente inflazione importata in doppia cifra.
Nel recente meeting la Banca centrale ha lasciato invariato il costo del denaro non escludendo però nuove manovre in futuro se necessario per contenere l’inflazione. Erdogan continua ad esprimere i suoi mugugni e le ricette piuttosto fantasiose su come raffreddare l’inflazione, ma è anche realista e sa che una scelta contro la logica in questo momento incendierebbe la lira.
Al momento però il mercato guarda le mosse concrete ed apprezza tornando agli acquisti di Lire turche.
In un clima che rimane favorevole al rischio, la divisa della Turchia ha così guadagnato dai minimi di novembre quasi il 15% tornando al di sotto di quota 9 anche contro euro.
USD/TRY: analisi tecnica e strategie operative
Tecnicamente già ora si potrebbe tentare l’ingresso long ricordando sempre che in trade di questo tipo in cui si va corti di una valuta ad alto rendimento e lunghi di una a basso yield, il costo di swap overnight è notevole e quindi il timing è fondamentale. Sbagliare rischia di essere molto oneroso per il trader.
Qui ancora secondo me non ci siamo. Gli oscillatori non sono ancora scarichi come dovrebbero essere. Prendendo ad esempio il tasso di variazione annuo (il classico ROC) non siamo arrivati a quella linea dello zero (o sotto zero) che in passato ha intercettato i minimi che contano.
La mia idea quindi è quella di attendere ancora un po' prima di buttarsi a capofitto sul long USD/TRY. Naturalmente chi ha investito in bond turchi all’apice della debolezza (area 10 contro euro) potrebbe fin da ora cominciare a portare a casa un po' di profitto.