Dopo una brevissima parentesi negativa, EUR/NOK riprende la sua marcia verso quella zona di 10 che rappresenta probabilmente il punto cardine sul quale chi ha valuta scandinava in portafoglio deve decidere cosa fare. Incrementare o prendere profitto?
Per il sottoscritto non è questo il momento di smontare le posizioni lunghe. L’inerzia sulle materie prime con il petrolio in primis e la speculazione del mercato su un rialzo dei tassi già alla fine di quest’anno potrebbero continuare a supportare la corona. Certo, questo è uno dei cross a più alto Beta rispetto al mercato azionario.
Avere corone in portafoglio non decorrela il rischio, ma lo amplifica per effetto dello strettissimo legame con il ciclo delle commodity. Allo stesso tempo avere Corone norvegesi in portafoglio significa puntare sulle commodity con strumenti molto più efficienti e liquidi, come le obbligazioni quotate, con volatilità decisamente inferiore. Se il ciclo secolare delle materie prime è partito non si può prescindere dall’avere NOK in portafoglio.
Corona norvegese: l'analisi tecnica di EUR/NOK e CHF/NOK
Detto questo due sono i grafici che credo valga la pena analizzare con molta attenzione. Il primo, quello di EUR/NOK ci mostra una trendline ascendente che sale dal 2017 sotto pressione proprio in questo momento. Ben contenuto nel rimbalzo dalla media mobile a 200 giorni di 10,6 anche negli ultimi giorni, il cross potrebbe nuovamente tentare l’attacco a questa importante soglia psicologica nelle prossime sedute.
Riuscire a sfondare questo supporto dinamico avrebbe il sapore della definitiva inversione di tendenza. La strategia quindi più indicata a mio modo di vedere è quella di abbassare gli stop loss ad un conservativo livello di 10,6/10,7 inserendo altresì un ordine di ingresso sotto 9,80.
Incrementare a quel punto potrebbe essere una buona idea se la strada già tracciata da CHF/NOK confermasse la mia view. Questo cross valutario infatti sta mettendo sotto pressione la linea di tendenza discendente in essere dal 2013. La recente debolezza del Franco svizzero ha spinto ancora più avanti l'asticella della Corona. Ormai ci siamo. La violazione di 9,30 aprirebbe le porte ad una definitiva inversione di tendenza.
Uno scenario che potrebbe piacere a quei carry trader desiderosi di sfruttare il costo negativo dell’indebitamento in franchi svizzeri andando lunghi di una currency destinata nei prossimi mesi a fornire rendimento positivo e in crescita.