Basta prendere qualche grafico con protagonista principale il Franco svizzero per rendersi conto che sul mercato la fuga da questa valuta finora considerata sicura è probabilmente cominciata. Questo per motivi che poco hanno a che fare con la pandemia (se non indirettamente) e tanto con la caccia di rendimenti alternativi al meno di zero della valuta elvetica.
La ripresa dell’inflazione e soprattutto delle materie prime rende vulnerabile l’economia svizzera ma soprattutto appesantisce i già negativi tassi reali elvetici. Se poi i Treasuries a 30 anni americani offrono più del 2%, lo 0,04% dello svizzero impallidisce nel confronto.
Le esportazioni di gennaio in Svizzera hanno mostrato un calo superiore al 6% mensile. Stessa cosa per le importazioni con l’influsso dei vari lockdown che ha certamente contribuito a ridurre la pressione della domanda interna.
Ho preso quindi tre rapporti di cambio dai quali si deduce come l’inversione di tendenza è in atto, forse con la compiacenza della banca centrale che non intervenendo artificialmente può così ridare ossigeno alle imprese domestiche.
Franco svizzero: l'analisi tecnica dei principali cambi e cross Forex
USD/CHF ad esempio dal minimo di gennaio di 0,875 ha riagguantato 0,90. Considerando la debolezza relativa del biglietto verde quello che però trovo più interessante è il segnale anticipatore che sembra inviare l’RSI. Il grafico di riferimento è quello settimanale e iniziano a vedersi i primi segnali di divergenza tra prezzo ed RSI.
Ma a questa divergenza si somma anche il breakout rialzista della trendline ribassista da parte dello stesso RSI, una rottura non ancora arrivata a livello di prezzo ma che presto potrebbe trovare un seguito. Idealmente vedo in 0,92/93 un primo target per poter cominciare a sviluppare quella figura di testa e spalla rialzista che potrebbe accompagnarci nei prossimi mesi.
GBP/CHF è in guadagno da inizio anno di oltre il 6% grazie al recupero di fiducia nella moneta britannica spinta dall’eliminazione della Brexit incertezza e dalla corsa veloce sui vaccini. Passando ora ad EUR/CHF, è da evidenziare come sia saltata la resistenza a 1,088, con le quotazioni che hanno effettuato un breakout rialzista che ha allontanato il cross da quella zona che ancora rendeva incerta l’inversione di tendenza formalizzata sul finire del 2020.
Obiettivamente non vedo grandi livelli di resistenza prima di quell'1,12 che ha limitato la discesa tra fine 2018 ed inizio 2019. La fuga dal Franco svizzero è appena cominciata?