Il dollaro canadese rappresenta da sempre una buona proxy per coloro che vogliono scommettere sul rialzo delle materie prime. Ricco di petrolio e commodity alimentari e metalli, il Canada è un metro sensibile per la domanda globale e dello stato di salute degli Stati Uniti, Paese confinante con il quale si attiva oltre l’80% dell’interscambio commerciale.
Sotto questo punto di vista la conferma della debolezza del dollaro USA è arrivata proprio da USD/CAD, capace di abbattere quel supporto di 1,30 che da tempo faceva da baluardo invalicabile. Naturalmente questa accelerazione trova nel rally del prezzo del petrolio un generoso contributore. Assieme alla Corona norvegese, il CAD è una di quelle valute maggiormente correlate al prezzo dell’oro nero.
Grazie alla decisa ripresa americana e la conseguente crescita sulla domanda di materie prime, il calo del PIL alla fine del terzo trimestre 2020 si è attestato su base annua al -3,9%, contrazione accettabile considerando la situazione di altre Nazioni del G7. I dati sull'occupazione pubblicati venerdì hanno mostrato un vigore oltre le attese favorendo la ripresa della divisa canadese.
Per un investitore europeo il rapporto di cambio da monitorare è però EUR/CAD e qui sembrano aprirsi scenari interessanti per chi fa trading.
EUR/CAD: analisi tecnica e strategie operative
Grazie alla forza travolgente della moneta unica contro Dollaro anche EUR/CAD è stato trascinato all’insù ed ora la minaccia si trova a 1,60. Se osservassimo un grafico settimanale vedremmo che per due volte nel 2020 questa zona è stata testata. Questo livello aveva già subito altri test nel 2016 e nel 2018, senza mai venire superato.
Quella è la barriera oltre la quale si aprirebbero scenari piuttosto foschi per il dollaro canadese, con un euro che punterebbe ad uscire da un range pluriannuale. Ragionando in ottica di più breve periodo agli esperti di analisi tecnica tradizionale non sarà sfuggita la formalizzazione di una figura di testa e spalle rialzista proprio nelle ultime settimane che andrebbe ad avvalorare la strategia long EUR/CAD.
Una figura che ha permesso anche la rottura rialzista sempre a 1.555 (neckline) della trendline discendente che guidava il ribasso da luglio. Se andiamo a proiettare il teorico obiettivo del modello arriviamo proprio poco sotto quel 1,60 che ancora una volta torna di attualità.
Lo scoglio più ostico e probabilmente ultimo è 1,567 che rappresenta il massimo di ottobre e livello dal quale è partito il violento ritracciamento venerdì post dati sulla disoccupazione. Sopra quel livello il semaforo per il bull market di EUR/CAD sarà acceso e la strategia long potrà essere incrementato con l’obiettivo di puntare 1,60.
Naturalmente non possiamo escludere il falso segnale. Per chi non fa scalping 1,5370 rappresenta il punto di supporto al di sotto del quale il cross non deve andare (media mobile a 200 giorni e minimo di novembre). Per chi opera in maniera più aggressiva dovrà fissare uno stop a 1,5570.