Il Dollaro americano alla fine ha ceduto sotto i colpi insistenti di un Euro che sembra a questo punto credere in una Banca Centrale Europea poco propensa ad aprire in maniera clamorosa il portafoglio del QE. Il mercato sta cercando di costringere la Presidente dell'istituto a prendere posizione sul cambio ed EUR/USD salirà (probabile 1,25 a questo punto) fino a quando non si registreranno situazioni di stress verbale nelle parole degli esponenti BCE.
Certo, pensare che l’Europa accetti passivamente di sopportare una rivalutazione del cambio dopo essere stata una delle aree più colpite dalla pandemia suona strano, ma non è la prima volta che la moneta unica è costretta a subire passivamente gli umori del biglietto verde.
Tutta da capire quindi la strategia di Christine Lagarde, ma anche quella del prossimo Segretario del Tesoro americano Yellen. Se tecnicamente il breakout rialzista sembra esserci stato, qualche dubbio sulla capacità dei mercati azionari e delle materie prime di essere capaci a tenere un passo forsennato come quello avviato da marzo è lecita osservando AUD/USD.
AUD/USD: analisi tecnica e indicazioni per le materie prime
L’Australia finirà il più lungo periodo di espansione della sua storia nel 2020 a causa del Covid-19. Il PIL del terzo trimestre ha fatto registrare un miglioramento del 3,3% ma il dato su base annua, pur migliore delle attese, ha segnato -3,8%. Sta aiutando la ripresa della Cina e dell’intero Continente asiatico così come la ripresa nel prezzo delle materie prime, soprattutto il rame tornato sui massimi di inizio 2018.
La stessa risposta l’abbiamo vista su un rapporto di cambio verso il quale fin da tempi non sospetti ho espresso il mio apprezzamento, AUD/USD. Anche il recente andamento ha dimostrato la capacità dell’Aussie di reagire molto bene alla correzione sulla media mobile a 200 giorni. Ma rimane un ultimo scoglio da superare, ovvero 0,74. E qui sta il punto perchè l'attacco è in corso e sembra avere successo.
Ecco perché seguo con molta attenzione questo movimento sul cambio, che aprirebbe anche interessanti prospettive su un largo spettro di commodity. Solo un ritorno sotto questa resistenza rappresenterebbe a questo punto un problema che metterebbe in allerta mercati finanziari per il momento euforici.Teniamo a mente quindi 0,74 (meglio 0,739) come livello al di sotto del quale applicare il più classico degli stop and reversal per sfruttare la prevedibile volatilità delle Borse.