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Quando si entra bene in un trade la prima cosa da fare è proteggere il capitale;
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Il Canada vanta un vantaggio di tassi reali sugli USA e di sentiment meno surriscaldato rispetto all'Euro;
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Sempre nel rispetto degli stop l'obiettivo di 1,51 rimane in piedi
Ad inizio agosto avevo caldeggiato l’ingresso short su EUR/CAD alla luce di un test della resistenza chiave di 1,60. Allo stesso tempo avevo scritto di prestare estrema attenzione anche al cambio USD/CAD perché dal breakout ribassista poteva venire una prima luce verde alla strategia short.
Dopo un mese possiamo dire che lo scenario si è concretizzato in pieno. Confermato quindi lo short EUR/CAD sul quale si può già spostare lo stop al livello di entrata, non è escluso che un periodo di ulteriore debolezza di EUR/USD (ci sta alla luce dell’eccessivo sentiment positivo sull’Euro) possa fornire altre soddisfazioni a questo trade.
EUR/CAD: i due elementi che potrebbero mettere in difficoltà il trade
Attenzione però a due elementi.USD/CAD ha violato al ribasso la trendline ascendente che guida dal 2012, ma considerando i tanti supporti statici che troviamo a 1,30 potrebbe essere troppo presto per cantare vittoria, almeno fino a quando questo livello non verrà definitivamente bucato verso il basso. Il vigoroso rimbalzo di ieri è lì per ricordare l'importanza di questa zona.
Il secondo punto è quello relativo alla stagionalità. Il canadese tende infatti storicamente a registrare un top attorno a settembre per poi lasciare spazio alla forza del biglietto verde fino alla fine dell'anno. Due elementi di allerta che però non devono confondere il quadro tecnico di EUR/CAD.
EUR/CAD: analisi tecnica e strategie operative
Dopo il secondo massimo di 1,60 a fine luglio il mercato ha preso una direzionalità decisamente ribassista. Scesi sotto a 1,55 l’obiettivo è quello di andare fino a 1,51 dove troviamo i minimi di aprile, maggio e giugno. Solo sotto quel livello potremmo parlare di doppio massimo (e quindi incrementare la posizione short), ma per ora mi accontento di mantenere in piedi il trade.
A favore del Loonie la dinamica dei tassi reali. Sulle scadenze 2 anni e prendendo il tasso di inflazione core di Canada e Stati Uniti, il divario si è progressivamente spostato a favore del primo Paese che ora paga oltre l’1% in più rispetto agli USA. Nei confronti dell’Euro le prime preoccupazioni espresse da alcuni esponenti della BCE hanno fatto il resto nella discesa di EUR/CAD.
Oggi verrà pubblicato in Canada il dato sull’inflazione ma non sono attese sorprese come non sono attese modifiche di politica monetaria. A sfavore il brusco calo di ieri nel prezzo del petrolio tornato sotto i 40 dollari al barile. Tornando all’analisi tecnica di EUR/CAD possiamo dire che la prima resistenza da monitorare sarà quella media mobile a 20 giorni che ormai da metà agosto contiene regolarmente le velleità del cross. Il probabile punto di svolta e quindi di ritorno sui massimi sarà il superamento del massimo del 18 agosto di 1,575.