Le quotazioni dell’EUR/USD veleggiano in territorio positivo mentre si avvicina uno degli eventi più importanti per le sorti del cambio: la
riunione della BCE. Nel meeting odierno si capirà se l’istituto guidato da Christine Lagarde riuscirà a calmierare il rialzo della moneta unica, che negli ultimi mesi si è apprezzata in maniera importante contro il dollaro USA minacciando la ripresa delle aziende del Vecchio Continente con esportazioni più costose.
Riunione BCE 10 settembre: cosa attendersi
Le attese per la riunione della BCE di oggi non sono tanto per una modifica delle proiezioni economiche, che dovrebbero rimanere simili a quelle rilasciate lo scorso giugno, ma per un
aumento del programma PEPP di circa 350 miliardi di euro e un
incremento della durata degli acquisti di bond governativi fino alla conclusione del 2021.
Da segnalare anche come un mancato peggioramento dell’outlook economico fa venire meno la necessità di stimoli urgenti, e quindi l’euro potrebbe continuare la sua corsa al rialzo anche dopo che il membro del Comitato Esecutivo dell’Eurotower Philip Lane ha detto che
il tasso di cambio “conta”, riuscendo ad allontanarlo dalla soglia psicologica di 1,20 raggiunta a causa del cambio di politiche della Federal Reserve, che si è
sganciata dall’obiettivo di inflazione al 2%.
EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico si nota come le quotazioni dell’EUR/USD siano state respinte dalla trendline che collega i top dell’8 marzo a quelli del 30 luglio 2020 e dal
modello di Shooting Star creato lo scorso 31 agosto. I corsi sono poi riusciti a rimbalzare a ridosso della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 13 maggio e 9 luglio 2020 e di quella disegnata con i lows del 2 e 11 agosto.
Guardando la situazione tecnica viene da pensare che il movimento ascendente possa continuare, ma con la riunione di fine estate della BCE alle porte la situazione potrebbe capovolgersi,
specie se la Lagarde dovesse dare un seguito alle parole di Lane. In tal senso, una violazione dell’area di concentrazione di domanda a 1,1760 sarà particolarmente importante nel medio periodo.
Questo perchè verrebbe aperta la strada per una correzione anche fino a 1,1505, sostegno espresso dai massimi dell’8 marzo 2020 e 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto l’impulso cominciato nella seconda metà dello scorso marzo. Operativamente si potrebbero quindi
privilegiare strategie di natura short in caso di discesa delle quotazioni al di sotto di 1,1750. Un possibile stop loss sarebbe localizzato a 1,1880 e obiettivo a 1,16.