La Banca centrale norvegese ha confermato che uscirà dal regime di tasso zero a partire dal prossimo meeting di settembre. Una decisione coraggiosa che non ha trovato i favori di mercati divisi tra scetticismo della sostenibilità ed efficacia di questa manovra oltre che preoccupati per la ripresa della pandemia in Asia, con relativi effetti negativi sul prezzo delle materie prime.
La Norges Bank va avanti. Pur mostrando preoccupazione per pandemia e conseguenze globali nei prossimi mesi, ritiene che i livelli di vaccinazione raggiunti in Norvegia siano compatibili con la partenza della stretta sul costo del denaro. Il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, il 40% due. Non siamo di fronte a numeri come quelli di Regno Unito e Danimarca (superiori al 60%), ma si dovrebbe comunque riuscire ad evitare l’impatto negativo di una nuova ondata di ricoveri in inverno.
Norvegia: ripresa economica apre al rialzo dei tassi di interesse
L’inflazione rimane al 3% e sopra al target della Banca centrale. I prezzi alla produzione su base annuale sono esplosi al 43% (ma il confronto è fatto con il lockdown del 2020). Il PIL del secondo trimestre è cresciuto del 1,1% grazie al vigore nel rialzo delle quotazioni mostrato dal petrolio e alle riaperture delle attività. I valori delle abitazioni continuano a mostrare un trend verso l’alto. Per questo la Banca centrale ritiene sia arrivato il momento di correggere quella che rimane una politica monetaria di emergenza.
Il mercato valutario aveva già scontato nei mesi scorsi questa situazione e da diverse settimane sta assumendo un andamento apparentemente illogico, ovvero vende Corone norvegesi. Oltre al sell news buy rumors, vi è anche il timore che la crescita globale possa subire un rallentamento soprattutto in Asia per effetto di una pandemia che sta di nuovo dilagando dove i tassi di vaccinazione sono rimasti bassi.
Il prezzo del petrolio, al quale ovviamente la Corona è sensibile, ha perso il 20% dai massimi di inizio luglio prima della vigorosa reazione di lunedì. Il test della media mobile a 200 giorni sulla quale transita il greggio sarà fondamentale per capire anche cosa ne sarà della NOK. La valuta infatti ha recuperato terreno proprio grazie alla ripresa dell'oro nero.
EUR/NOK: analisi tecnica e strategie operative
Il grafico EUR/NOK rimane all'interno di un quadro tecnico complesso. Dopo aver violato al rialzo la media mobile a 200 giorni che aveva contenuto le spinte rialziste dell’euro da dicembre, il cross ha consolidato proprio sopra la ex resistenza ed ora sembra mostrare la seria volontà di ripartire verso l’alto.
Un superamento di 10,7 imporrebbe un atteggiamento più aggressivo con l’apertura di posizioni short sulla corona che a quel punto diventerebbero quanto mai opportune per sfruttare una fase prevedibilmente volatile per materie prime ma non solo. Ricordo infatti che la divisa norvegese è quella a più alto beta dell’intero lotto valutario.