La sterlina britannica si è stabilizzata da qualche giorno nei confronti del dollaro statunitense e dell'euro, con gli investitori in attesa del bilancio fiscale che verrà presentato il prossimo mese dal Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves. Quest'anno la valuta di Sua Maestà è stata spesso sotto pressione, sulle preoccupazioni che i piani di spesa del governo non trovino adeguate coperture.
Il mercato è rimasto sotto shock tre anni fa quando, sotto l'allora primo ministro
Liz Truss, il governo presentò un bilancio che esponeva una serie di misure fiscali estremamente accomodanti innescando un sell-off furioso sui Gilt e sulla sterlina. Ora teme che possa verificarsi lo stesso scenario se Reeves non sarà in grado di tappare un
buco di spesa stimato in circa 35 miliardi di sterline. Secondo le ultime notizie, la ministra delle Finanze britanniche dovrebbe porre fine a un tetto ai pagamenti del welfare familiare, il che pone il quesito su come verranno finanziate le maggiori spese del governo.
Sterlina: Morgan Stanley vede il livello più alto dalla Brexit
Mentre altri si accingono a vendere la sterlina,
per Morgan Stanley è arrivato il momento di comprare. La banca di investimento americana prevede che dopo il bilancio di novembre, la valuta inizierà un rally che la porterà ai livelli visti l'ultima volta nel 2016, prima del voto su Brexit. Quindi si aspetta che
il cambio GBP/USD salga fino a 1,45 entro la metà del 2026. Questo significherebbe un balzo di circa 7,5 punti percentuali rispetto ai livelli attuali.
"Tra i timori di bilancio, lo switch and carry e la tesi della debolezza del dollaro, siamo felici di acquistare sterline che altri stanno vendendo", ha detto David Adams, responsabile della strategia valutaria del G10 di Morgan Stanley.
Lo strategist ha sottolineato come gli investitori tendano ad assumere posizioni ribassiste sulla sterlina nelle settimane che precedono la presentazione del bilancio del Regno Unito e, dopo quanto accaduto nel 2022, ora sono diventati particolarmente nervosi. "Sembra che ci sia un timore persistente che la posizione fiscale del Regno Unito, certamente precaria, inneschi un altro evento come quello di settembre 2022", ha detto Adams. "Ma il più delle volte, queste paure non si realizzano. Alla fine la sterlina si riprende e il posizionamento short si rilassa, e pensiamo che questa volta non sarà diverso".
La posizione di Morgan Stanley sulla sterlina non coincide con quella della maggior parte degli strategist. Secondo un recente sondaggio realizzato da Bloomberg FX, le aspettative sono per guadagni più moderati entro la metà del prossimo anno, ossia in media a 1,38 dollari.