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Secondo gli analisti le elezioni presidenziali USA e la scoperta di un vaccino per il Covid-19 rappresentano i maggiori driver del mercato;
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J.P. Morgan punta sui Treasury Bond americani con duration breve;
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UBS scommette sull'oro e sul platino per via dell'incertezza delle elezioni USA e della ripresa del mercato delle auto
Nei prossimi mesi non mancheranno di certo gli argomenti per tenere alta l'attenzione degli investitori sui mercati. I driver sono tanti: da Brexit ai rapporti tra USA e Cina, dalla crisi turca alle decisioni dell'OPEC+ sulle quote di produzione di petrolio. I temi principali però che in questo momento stanno catalizzando l'interesse di tutti riguardano l'evoluzione della pandemia con un eventuale sviluppo di un vaccino e le elezioni presidenziali alla Casa Bianca.
È ragionevole immaginare che la volatilità dei mercati sarà molto alta, quindi operatori e analisti si chiedono quali possono essere le scelte d'investimento migliori per accompagnare questo periodo di fuoco, risparmiando perdite importanti al portafoglio. Vediamone alcune.
JP Morgan: investire sui Treasury Bond USA
La banca d'investimento americana parte dal presupposto che Joe Biden riuscirà a spuntarla il 3 novembre e che il vaccino vedrà presto la luce. Nel primo caso vi può sempre essere un margine di errore nei sondaggi, così come avvenne nell'ultima tornata elettorale quando, contro ogni pronostico, Donald Trump ebbe la meglio su Hillary Clinton.
Secondo gli analisti di J.P. Morgan stavolta la situazione è diversa, anche perché il distacco di Biden è più marcato rispetto a quello che aveva la Clinton. Riguardo il vaccino, vi è un inciso da fare: anche se ne dovesse arrivare a breve uno di comprovata efficacia, che riceve le autorizzazioni che servono dalla FDA, occorrerebbe comunque del tempo per distribuirlo.
Tornando alle elezioni USA, il trionfo dello sfidante 77enne allungherebbe forse il tempo per l'implementazione delle misure di stimolo fiscale, con l'offerta di titoli di Stato statunitensi per finanziare il piano in aumento e la propensione all'acquisto in diminuzione. Questo genererebbe un rialzo dei rendimenti dei Treasury Bond e il passaggio a una duration più breve da parte degli investitori.
In verità i mercati stanno già scontando questa eventualità come quella di un vaccino a breve, come dimostra la salita da agosto ad oggi del rendimento dei titoli di Stato USA a dieci anni da 0,51% a 0,73%.
UBS: oro e platino due porti sicuri
La banca d'affari svizzera ritiene che gli investitori sono molto concentrati sull'evoluzione dei sondaggi e qualsiasi elemento di incertezza sull'esito elettorale li proietta dritti verso i metalli preziosi, visti come beni rifugio. Negli ultimi giorni infatti il mercato starebbe cominciando a dare meno per scontata la vittoria di Joe Biden, temendo che quello che accadde nel 2016 possa ripetersi.
Infatti gli short sull'oro ad esempio sono aumentati di meno rispetto a maggio e ora funzionano più che altro come copertura. Sullo sfondo vi è sempre la manifestazione della gravità della seconda ondata del virus che potrebbe rivitalizzare il metallo giallo.
Oltre al metallo giallo, anche il platino seguirebbe lo stesso corso. Il prezioso potrebbe essere avvantaggiato nel medio termine anche dalla ripresa della domanda di auto, visto che viene utilizzato per il controllo delle emissioni dei gas di scarico. Se addirittura le vendite di veicoli dovessero aumentare nel 2021 in maniera molto sostenuta, il prezzo del platino è visto salire fino a 1.100 dollari dai 975 attuali.
Metalli preziosi: le azioni aurifere da compare
Sulla crescita dell'oro nei prossimi tempi sono convinti anche gli strategist Rbc Capital Markets, che hanno individuato 5 titoli delle società aurifere su cui varrebbe la pena di scommettere. Eccole di seguito:
Kirkland Lake Gold
Kirkland Lake Gold è una società di estrazione canadese che ha una capitalizzazione di 14,6 miliardi di dollari e distribuisce un dividendo per il 2020 dello 0,8%. Le azioni sono viste salire fino a 64 dollari dalla quotazione attuale di 48,20.
Newmont
Newmont è la più grande compagnia di miniere d'oro al mondo con sede in Colorado, negli USA. Il target price è 76 dollari, superiore alla quotazione attuale di 61,19. La società americana capitalizza 52,7 miliardi di dollari e ha un dividend yield 2020 dell'1,4%.
Agnico Eagle Mines
Agnico Eagle Mines è un'azienda canadese che produce oro in Canada, Messico e Finlandia ed esercita attività di esplorazione e sviluppo anche negli Stati Uniti. Le azioni staccano una cedola dell'1% quest'anno e capitalizzano 19,3 miliardi di dollari. L'obiettivo di prezzo è di 88 dollari, mentre attualmente il titolo quota 79,8.
Barrick Gold
Barrick Gold è una società del Canada e il più grande estrattore di oro al mondo. In questo momento l'azienda capitalizza 52 miliardi di dollari e ha un dividend yield per quest'anno dell'1%. Gli analisti considerano questo titolo molto interessante con una possibilità di crescita fino a 33 dollari, in rapporto ai 27,07 di oggi.
Kinross Gold
Kinross Gold è un'altra società mineraria canadese in oro e argento, cha ha 10,9 miliardi di capitalizzazione. Le azioni non distribuiscono dividendi e vengono valutate a 12 dollari rispetto agli 8,98 attuali.