Ieri alle 20:00 sono stati rilasciati i verbali dell'ultima riunione del Comitato esecutivo della Federal Reserve, il FOMC, e alcuni punti hanno sorpreso positivamente i mercati. Il Nasdaq ha registrato oltre 150 punti di rialzo ed S&P 500 oltre 40. Ma cosa ha traghettato questa euforia rialzista degli indici? Vediamo i punti salienti dei verbali e soprattutto come cercare di sfruttarli a nostro vantaggio per un'operazione ribassista sull'Oro.
Federal Reserve: cosa è emerso dai verbali del FOMC
Come di consueto, tre settimane dopo la riunione di politica monetaria della FED (Federal Reserve), sono stati rilasciati i verbali del meeting. I punti salienti dei verbali sono stati 6:
- la maggior parte dei membri ha votato per una pausa dei tassi di interesse e solo alcuni hanno votato per un ulteriore aumento di 25 punti base. Nessuno ha optato per un taglio;
- la FED vede rischi al ribasso per l'attività economica, quindi si attende una contrazione del PIL;
- la FED vede rischi al rialzo per la disoccupazione;
- in definitiva la FED comincia a valutare anche l'altra faccia della medaglia, ossia la contrazione dell'economia;
- la riduzione del bilancio (Quantitative Tightening) potrebbe continuare ancora per un po';
- l'inflazione resta inaccettabilmente elevata e la FED si impegna a mantenere i tassi alti per più tempo ma procederà con cautela.
I punti sui quali dobbiamo focalizzarci sono il 4 ed il 6. È una novità degli ultimi due meeting (rimarcata in questo) che la Banca Centrale cominci a preoccuparsi di una contrazione dell'economica.
Questo punto si ricollega infatti alla frase "procederà con cautela" dell'ultimo punto in esame. La FED ci sta praticamente dicendo che non ha fretta e che il lavoro più grosso è stato fatto. Sta quindi passando il testimone ai dati macroeconomici, in particolar modo PIL e disoccupazione, per decidere il da farsi.
I mercati attualmente scontano un picco dei tassi al 5,5% con al massimo un ulteriore aumento di 25 punti base e nient'altro. Dai verbali è sostanzialmente emersa una FED piuttosto accomodante e non hawkish come ci si poteva attendere. Per questo il settore delle equities festeggia continuando il rally in atto.
In un simile contesto, dobbiamo fare molta attenzione a strumenti come l'oro, che potrebbero risentire negativamente della nuova narrativa. Per il bene rifugio per eccellenza, però, c'è da attendere i nuovi dati dell'inflazione che verranno comunicati oggi alle 14:30.
L'inflazione ora come ora torna ad essere il fulcro sul quale il mercato concentrerà le sue decisioni. Soprattutto per quanto riguarda l'Oro e la questione dei tassi reali (considerando le aspettative future di inflazione).
Analisi Tecnica - XAU/USD
Dopo il fortissimo impulso rialzista di oltre il 3,7% in meno di una settimana, il Gold ha ormai raggiunto livelli tecnici delicati e che potrebbero agire da catalizzatore per i prezzi.
La zona tra 1.900$ e 1.880$ infatti rappresenta l'ultima area supportiva che è stata rotta con estrema forza al ribasso il 26 settembre. Questo è un segnale nettamente sfavorevole per il prezzo e, come tale, dobbiamo prenderlo in considerazione per poter valutare operazioni short.
C'è da dire che non abbiamo ancora avuto conferme operative dalla price action e neanche dal punto di vista macro; per quest'ultimo punto attenderemo i dati dell'inflazione di oggi che potrebbero dare una forte accelerata al prezzo in entrambe le direzioni.
In sostanza il nostro compito sarà osservare come si comporterà il Gold nell'area sopra citata ed approfittare di un rifiuto ben marcato per entrare al ribasso.
Livelli Operativi
- Ingresso: tra 1.900$ e 1.880$;
- Stop Loss: 1.910$;
- Target 1: 1.840$;
- Target 2: 1.810$.