Economia USA al bivio tra tassi di interesse elevati e sussidi di disoccupazione che iniziano la risalita. In questo contesto i mercati (e nella fattispecie gli indici) potrebbero iniziare a scontare nuovamente uno scenario di recessione imminente. Per cui facciamo molta attenzione ed analizziamo insieme alcuni dati macro molto interessanti.
Richieste sussidi disoccupazione - USA
Come tutti i giovedì, abbiamo avuto riscontro dei nuovi dati relativi alle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Questo rappresenta il dato più veloce per tenere traccia dell'andamento del mercato del lavoro negli USA (il tasso di disoccupazione, attualmente al 3,7%, registra con minore puntualità la dinamica occupazionale).
L'istogramma qui in alto riporta la media delle ultime 4 settimana delle richieste. Si evince chiaramente il trend rialzista (quindi richieste in aumento) a partire da maggio di quest'anno. Questo è sicuramente il primo campanello d'allarme per l'economia USA che, per la prima volta negli ultimi 2 anni, rivede un aumento molto brusco delle richieste di sussidi di disoccupazione.
Se andiamo ad analizzare i dati più nello specifico e considerando solo lo stato più popoloso degli USA, la California, vediamo che la situazione è identica con lo "shock" di richieste ben più marcato. Infatti, come riportato dalla foto sopra, le richieste continue di disoccupazione in California sono passate da circa 385.000 a circa 400.000 nel giro soltanto di una settimana.
La situazione della California è da tenere altamente monitorata considerando che la disoccupazione in questo casto specifico è già al 4,5%, molto più alta della media totale degli USA e ciò potrebbe significare che ben presto le problematiche di occupazione legate alla California, potrebbero espandersi a macchia d'olio in tutto il resto degli Stati Uniti.
Questi dati ovviamente hanno riportato in auge i timori di recessione che potrebbero (come già stiamo vedendo) dar vita ad un'inversione ribassista sugli indici americani, in particolare il Dow Jones: indice che più di ogni altro risente delle difficoltà nella struttura economica del paese.
Analisi Tecnica e livelli operativi - US 30
Analizziamo proprio l'indice più debole al momento, il Dow Jones (US 30) per poter costruire posizioni ribassiste di lungo periodo. Il Dow Jones Industrial è l'indice che più di tutti ha avuto un andamento non particolarmente direzionale nel corso del 2023. Infatti tutt'ora siamo sui prezzi di apertura annuale.
Inoltre, se consideriamo il livello tra 34.000$ e 35.000$, notiamo che ha funzionato perfettamente da resistenza già in 3 occasioni su timeframe settimanale. Per cui è proprio da questi livelli che ci posizioneremo Short.
Dal punto di vista price action la nostra tesi è confermata dalla candela engulfing formatasi proprio sul timeframe Weekly; questo è un segnale fortemente ribassista di lungo termine.
- Si può valutare un'entrata già dai livelli attuali a 33.700 punti o in alternativa un ritorno in area 34.000 punti;
- Stop Loss sopra la resistenza settimanale citata in precedenza a 35.000 punti o, per chi volesse essere più aggressivo, a 34.700 punti;
- Target posizionati a 33.000 punti e 32.000 punti. Per i più audaci che credono in un inversione di più ampio respiro che farebbe di nuovo visita ai minimi annuali, i livelli da puntare sono i 30.000 punti.