Oro: Cina e riserve auree
Negli ultimi tempi, l'attenzione dei mercati si è concentrata sulle riserve auree della Cina. A maggio, la Banca Popolare Cinese (PBoC) non ha acquistato oro dopo 18 mesi consecutivi di shopping. Questo ha portato alcuni media a speculare sul fatto che la Cina abbia smesso di comprare oro, una reazione all'apparenza senza giustificazioni. In realtà, questa pausa non significa necessariamente che la Cina abbia cessato i suoi acquisti.
Prima della notizia, la Cina era il maggior acquirente di oro del 2023, avendo aggiunto ufficialmente oltre 300 tonnellate alle sue riserve. Tuttavia, molti analisti ritengono che la Cina possieda molto più oro di quanto riportato ufficialmente. Jim Rickards, in un articolo su Mises Daily nel 2015, ha evidenziato che la Cina potrebbe detenere diverse migliaia di tonnellate di oro "fuori dai libri contabili" in un'entità separata chiamata State Administration of Foreign Exchange (SAFE).
I numeri ufficiali dell'oro cinese non tornano
Chen Long, fondatore e capo economista di Plenum, ha recentemente scritto un articolo per ThinkChina, in cui ha analizzato le riserve auree della Cina. Long ha scoperto che i numeri ufficiali non sono coerenti. Le importazioni di oro della Cina superano di gran lunga gli acquisti della Banca centrale. Nel 2023, la Cina ha importato oltre 1.400 tonnellate di oro, pur essendo il maggior produttore mondiale con 375 tonnellate estratte nello stesso anno.
Solo una manciata di banche commerciali in Cina possiede licenze per importare oro, e al termine del 2023, 17 banche, tra cui quattro istituti statali, hanno dichiarato riserve auree per circa 1.016 tonnellate. Tuttavia, le riserve auree di queste banche sono in calo dal 2016. Inoltre, molte banche commerciali cinesi non vendono più oro al pubblico a causa di uno scandalo sulle materie prime di alcuni anni fa.
Analizzando i numeri, le riserve auree ufficiali della PBoC, degli acquirenti al dettaglio e delle grandi banche commerciali sono aumentate di 431 tonnellate lo scorso anno. Tuttavia, le importazioni e la produzione totale di oro sono state di 1.775 tonnellate, con una differenza di oltre 1.300 tonnellate. Negli ultimi due anni, circa 2.700 tonnellate di oro risultano non contabilizzate.
Dove si trova l'oro cinese?
Chen Long ha proposto tre possibili spiegazioni per questo "oro mancante". La prima è che la PBoC abbia acquistato più oro di quanto dichiarato. Questo raddoppierebbe le riserve auree ufficiali a circa 5.000 tonnellate. In passato, la PBoC ha ritardato le comunicazioni sulle riserve, come nel giugno 2015, quando ha dichiarato un aumento di 621 tonnellate.
La seconda possibilità è che il fondo sovrano cinese detenga parte dell'oro mancante. Un fondo sovrano è un fondo di investimento statale che gestisce le entrate in eccesso del governo. Il China Investment Corporation, ad esempio, potrebbe possedere oro senza divulgarne la quantità.
La terza possibilità è che altri numeri siano stati manipolati come ad esempio quelli delle banche commerciali cinesi che potrebbero aver esagerato la riduzione delle loro riserve auree oppure gli acquisti di oro da parte delle famiglie potrebbero essere stati sottostimati.
La mancanza di trasparenza in Cina rende difficile sapere con certezza dove si trovi l'oro. Come ha recentemente scritto Chris Powell, "le dichiarazioni ufficiali sulle riserve auree non sono, per essere gentili, affidabili." Questo significa che non sapremo mai con certezza quante riserve auree possiedono il governo cinese e la sua banca centrale. Tuttavia è lecito pensare che probabilmente la Cina possiede molto più oro di quanto dichiarato ufficialmente.
Come fare trading sull'oro e quali sono i livelli chiave da monitorare
Al momento, il prezzo dell'oro si trova in un trend rialzista di lungo termine. Tuttavia, il prezzo ha recentemente subìto una correzione e si trova ora sotto la sua media mobile a 200 giorni. Questo potrebbe indicare che il trend rialzista potrebbe essere terminato o in fase di consolidamento.
Per i livelli tecnici faremo riferimento allo strumento "GOLD" offerto dal broker Trive grazie al quale siamo in grado di operare con spread estremamente bassi su questo metallo prezioso.
Il grafico in alto parla chiaro, siamo nel bel mezzo di una fase di range che dura ormai dai primi giorni di aprile. Operare in questo contesto è complicato ma è sempre possibile avere degli spunti di trading interessanti, sia per chi opera in trend folowing sia per chi fa swing trading. Andremo infatti a formulare due tipologie di trade differenti a seconda del tipo di operatività che si preferisce adottare.
Trade in trend following: il trade più complicato in questa situazione che potrà trovare una valenza tecnica ed operativa soltanto qualora il prezzo rompesse con forza uno dei due livelli del range tra 2.270$-2.450$. La probabilità più alta è quella di una rottura ribassista per far visita alla zona dei 2.225 dollari per oncia per ritestare l'ultima origine di impulso rialzista che ha portato il prezzo sui massimi storici. In questo caso si opterà per un ingresso a 2.270$ e dintorni con stop loss dietro l'ultimo massimo di periodo a 2.376$ e con target proprio i 2.225$.
Swing trading: il trade più semplice da effettuare e già pronto per essere eseguito. La strategia è molto semplice, comprare sul livello basso del range a 2.270$ e vendere sul livello superiore del range a 2.400$ e dintorni. In questo contesto lo stop loss andrebbe impostato poco sotto o poco sopra i livelli sopra citati con target gli stessi livelli di prezzo.
Disclaimer: File MadMar