Dopo il recente raggiungimento dei nuovi massimi storici oltre la zona psicologica dei 3.000 dollari ad oncia, gli analisti si stanno interrogando sui rischi di una possibile contrazione dei prezzi dell'oro. Vediamo nel dettaglio cosa aspettarci dal prezzo dell'oro nei prossimi mesi, è ancora un'opportunità di acquisto?
La corsa dell'oro: i motivi del rialzo
Le principali istituzioni finanziarie, tra cui JP Morgan e Goldman Sachs, continuano a consigliare di mantenere oro nei portafogli di investimento. Anche BNP Paribas ha rivisto al rialzo le sue previsioni, stimando che il prezzo dell’oro possa superare i 3.100 dollari entro il secondo trimestre del 2025.
Il rally dell'oro è stato alimentato da diversi fattori:
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Acquisti massicci delle banche centrali, che stanno aumentando le loro riserve auree per diversificare gli asset;
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Indebolimento del dollaro, che rende l’oro più attraente per gli investitori internazionali;
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Riallineamento geopolitico in seguito alla politica tariffaria della nuova amministrazione Trump, che ha innescato timori di inflazione e rallentamento economico;
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Incertezza globale, con tensioni geopolitiche e conflitti che spingono gli investitori a cercare asset sicuri.
Prospettive e rischi
Storicamente, quando il prezzo dell’oro supera la media mobile a 100 e 200 giorni – attualmente rispettivamente a 2.759 e 2.622 dollari – è un segnale di forza che potrebbe indicare ulteriori rialzi. Tuttavia, bisogna considerare alcuni rischi molto importanti:
1. Un mercato surriscaldato
L’oro è in tendenza rialzista dal settembre 2022, e questo potrebbe significare che gran parte del potenziale di crescita sia già stato prezzato. Un mercato così euforico potrebbe indurre gli investitori che hanno comprato a livelli più bassi a prendere profitto, causando correzioni nel breve termine.
2. Impatti della politica economica USA
Se le riforme dell’amministrazione Trump, in particolare i tagli alla spesa pubblica e la riduzione della forza lavoro federale, dovessero eventualmente stimolare la crescita economica, l’oro potrebbe perdere attrattiva. Un'economia più forte spingerebbe gli investitori verso asset più rischiosi come azioni e obbligazioni corporate, penalizzando il metallo prezioso.
3. Rischio di rivalutazione delle riserve auree USA
Il Tesoro americano ha recentemente discusso la possibilità di rivedere la valutazione ufficiale delle sue riserve auree, attualmente fissata a 42,22 dollari l’oncia, un valore che non viene aggiornato dal 1973. Se il governo dovesse iniziare a considerare l’oro come un asset strategico con prezzo di mercato più alto, questo potrebbe alimentare speculazioni e volatilità visto che il metallo giallo potrebbe essere messo sul mercato per ripagare parte del debito USA.
Gold: livelli operativi e zone chiave
A causa della forte volatilità delle ultime settimane, preferiamo orientarci ad un trade di breve periodo sul Gold e lo faremo sfruttando la leva 1:20 offerta dal broker Trive sullo strumento "GOLD".
Fonte: Trive.com/it
Per i rischi legati ad un possibile storno ribassista di breve termine, attenderemo di piazzarci "long" da livelli di prezzo più interessanti rispetto a quelli attuali. I livelli segnalati in seguito sono ricavati dall'analisi dei volumi tick offerti dal nostro indicatore "Biz Profile" offerto dal broker Trive.
Il livello supportivo principale di breve termine è la soglia intorno ai 2.945$ (zona in blu), attenderemo quindi un ritorno del prezzo su questi livelli per posizionarci "long" con stop loss a 2.935$ e con target l'ultima zona resistenziale dei massimi storici a 2.975$.
Questa settimana è in calendario un evento macroeconomico molto importante, la riunione della FED (Federal Reserve), che potrebbe generare un eccesso di volatilità sui principali asset finanziari, tra cui l'oro. Per cui, per un approccio più conservativo, entreremo in posizione da giovedì 20 marzo, qualora tutti i livelli venissero confermati.
Disclaimer: File MadMar.