Lunedì nero per le Borse di tutto il mondo, con il Nikkei 225 che ha perso il 13,47%, il future sul Nasdaq in rosso di oltre il 4% e quello sullo S&P 500 che scende del 2,6%. Nella Zona Euro, Dax e FTSE Mib arretrano di circa il 2,5%. In questo articolo scopriremo cosa c'è dietro a questo crollo globale, con un occhio di riguardo per l'indice Nasdaq 100.
Lunedì nero per le Borse: cosa succede
Risveglio particolarmente brusco per gli operatori, alle prese con vendite consistenti su tutti i principali indici globali. Alla base di questo movimento ci sono le preoccupazioni legate ai dati negativi del mercato occupazionale statunitense con buste paghe inferiori alle aspettative (114 mila contro 176 mila delle attese) e con disoccupazione in aumento da 4,1% al 4,3%.
Inoltre anche il Sahm Recession Indicator, un indicatore previsionale di recessione che tiene traccia del cambiamento della disoccupazione negli ultimi 3 mesi, si è attivato.
Ad aggravare il quadro macro c'è anche la Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffet, che ha venduto il 50% delle posizioni Apple ritrovandosi con una liquidità di oltre 270 miliardi di dollari. Il mercato quindi si chiede il motivo di questa vendita e di questa enorme liquidità, sta forse aspettando momenti migliori per acquistare?
Oltre a queste motivazioni, la presenza del Giappone in questa faccenda è probabilmente il fulcro di tutto. Il cambio di rotta della BoJ (Bank of Japan, Banca Centrale giapponese), che ha deciso di aumentare i tassi di interesse a 0,25% e di diminuire il riacquisto di titoli di Stato, ha portato ad un forte ri-apprezzamento dello Yen nei confronti del Dollaro Americano (soprattutto dopo che il mercato sconta ben 2 tagli da parte della FED nel corso della riunione di settembre).
Questo ha fatto sì che il differenziale di rendimento tra Dollaro e Yen si assottigliasse, mandando all'aria i massicci investimenti fatti grazie al carry trade - la pratica di prendere in prestito Yen a tassi quasi nulli per comprare Treasury o azioni americane con rendimenti più vantaggiosi - tra le due valute.
Venendo meno questa narrativa, i capitali stanno velocemente de-fluendo dagli strumenti americani, portando un forte sell-off a Wall Street con gli operatori che stanno preferende titoli difensivi a discapito di quelli ciclici (come mostra il grafico in basso).
Terremo fortemente monitorata questa situazione e seguiranno aggiornamenti. Per il momento, approfittiamo dell'enorme volatilità per impostare un'operazione di trading sul Nasdaq 100.
Come fare trading sul Nasdaq sfruttando la volatilità del momento
Sfruttiamo l'enorme volatilità del momento per valutare un ingresso altamente speculativo e di breve termine sul Nasdaq.
I livelli operativi fanno riferimento allo strumento "NAS100" presente sulla piattaforma Metatrader 5 ed offerto dal Broker Trive, grazie al quale non dovremmo preoccuparci delle scadenze tecniche trimestrali. Con il broker Trive è anche possibile leggere i volumi tramite l'indicatore "Biz Profile" (istogrammi viola e rosso), così facendo avremo un'ottima base sulla quale costruire la nostra analisi.
La situazione al momento è molto spinosa e volatile, con l'indice Nasdaq che perde circa 4 punti percentuali dall'apertura odierna in pre-market. Vista la forte volatilità, punteremo ad un trade di rimbalzo per andare quanto meno a ritestare proprio la zona di apertura giornaliera a 18.400 punti.
L'ingresso può essere piazzato anche a mercato da 17.750 punti o, in alternativa, c'è spazio fino a 17.600 punti. Lo stop loss è quasi d'obbligo piazzarlo poco sotto la zona volumetrica settimanale più significativa risalente a metà aprile (zona in blu), 17.450 punti (linea in rosso). Il target sarà appunto il piccolo gap di apertura giornaliera a 18.350 punti.
Il trade odierno è molto rischioso, trattandosi di un rimbalzo sfruttando la volatilità momentanea e sarà gestito in ottica intraday,
Disclaimer: File MadMar