I dati sull'andamento del mercato del lavoro USA nel mese di gennaio 2024 sono risultati ben al di sopra delle attese degli analisti, soprattutto per quanto riguarda le NFP (Non-Farm Payrolls), il saldo delle buste paga nei settori non agricoli. Analizziamo nel dettaglio cosa è successo e soprattutto come operare in un contesto dove il Dollaro USA è, al momento, la moneta più forte.
Mercato del lavoro USA: indicazioni decisamente positive a gennaio 2024
353.000, è questo il numero delle buste paga aggiunte nel mese di gennaio, ben al di sopra delle aspettative (187.000). Anche la revisione di circa 100.000 unità in più nel mese di dicembre ha sorpreso profondamente gli analisti, confermando ancora una volta l'estrema forza del mercato del lavoro USA, dove il tasso di disoccupazione si attesta ad un misero 3,7%.
Ma non è tutto oro ciò che luccica. Se analizziamo i dati nel dettaglio, infatti, ci accorgiamo che c'è ben altro da considerare e le cifre potrebbero differenti.
Innanzitutto c'è da fare una precisazione riguardo il metodo di calcolo delle buste paga. Per il dato di gennaio, infatti, entra in vigore il nuovo censimento di fine 2023 in merito al numero totale di chi è attualmente in forza lavoro. Ne è risultata una diminuzione di 326.000 unità totali che va ad impattare quindi nel calcolo totale sulle stime dei NFP. Ricordiamo infatti che questi dati scaturiscono da stime basate su sondaggi e non su dati al 100% in real time, per quelli bisogna attendere le revisioni dopo 2-3 mesi. Per cui, per avere una fotografia molto più realistica della situazione lavorativa negli Stati Uniti, probabilmente dovremo attendere i dati di marzo-aprile.
Il grafico qui in alto mostra il cambiamento totale per tutto il 2023 delle buste paga divise in Full-Time (a sinistra) e Part-Time (a destra). Leggendo la situazione in questo modo, la differenza è palese e va tutta a favore di un mercato del lavoro che è forte solo superficialmente ma che non dà sicurezze con quei 97.000 posti di lavoro full-time in meno.
Il punto della questione è ancor più visibile nel grafico qui sopra che mostra l'andamento delle ore settimanali medie lavorate. Siamo attualmente sulla soglia delle 34,1 ore medie settimanali, livelli visti nel bel mezzo dello scoppio della pandemia del 2020.
Da una parte il salario orario medio aumenta leggermente (ad un ritmo annuo di circa il 4,5%), dall'altra però si sta lavorando meno prediligendo i lavori part-time più precari a quelli full-time più stabili.
Il quadro che ne deriva è alquanto complesso e richiede un'analisi più approfondita dei dati dei prossimi mesi che, a quanto pare, saranno cruciali per capire cosa sta realmente accadendo al mercato del lavoro USA.
Analisi Tecnica e Volumetrica - GBP/USD
In un contesto simile, all'apparenza in espansione, il Dollaro USA mostra i muscoli e, soprattutto per operazioni brevi e speculative, è da tenere in considerazione. Per l'analisi odierna ci faremo aiutare dall'analisi volumetrica col Biz Profile, offerto dal broker Kimura Trading.
Il grafico qui in alto mostra il cambio valutario GBP/USD ed i livelli di prezzo chiave da osservare. L'analisi è basata su timeframe giornaliero, per cui tutte le considerazioni sono da fare su un orizzonte temporale multiday.
La zona 1,2640$-1,2620$ (in viola) è stata rotta con forza col movimento di venerdì scorso ed il prossimo step ribassista è il livello 1,2580$ (in rosso). Se anche quest'altro livello dovesse venir rotto con forza, ci sarebbe spazio almeno fino all'area di 1,2530$-1,2520$ (in verde).
Attenderemo quindi riscontri dalle giornate di oggi e domani per decidere il da farsi. Se le rotture venissero confermate si può provare un trade short con stop loss poco sopra a 1,2640$.
GBP/USD: livelli operativi
- Ingresso: short dopo rottura di 1,2580$;
- Stop Loss: 1,2640$;
- Target: 1,2530$.