Favorito dalla riduzione dei prezzi delle commodity energetiche, il CPI (Consumer Price Index) statunitense a novembre ha confermato il rallentamento della crescita già evidenziato negli ultimi mesi. È proprio in questo settore che analizzeremo il Natural Gas per capire come poter operare su questo strumento.
Inflazione USA a novembre 2023
Ieri alle ore 14:30 è stato rilasciato il dato relativo all'inflazione degli Stati Uniti. Come si evince dallo screenshot, le aspettative degli analisti sono state confermate fatta eccezione per il CPI mensile, in lieve aumento dello 0,1%. La componente headline ha confermato un ulteriore raffreddamento al +3,1% rispetto al +3,2% del mese scorso mentre la componente Core (quella che dal computo esclude alimentari ed energetici) ha confermato la rilevazione di ottobre al +4% anno su anno.
Ad una lettura superficiale i dati sono molto positivi perchè confermano la decrescita dei prezzi al consumo ma, andando più nello specifico, possiamo trarre conclusioni ben diverse.
In alto è riportato il report ufficiale completo, diviso per categorie, del dato CPI analizzato in precedenza. Le varie categorie impattano diversamente sulla media totale del CPI (il 3,1% visto prima) e ciò che impatta maggiormente (circa il 60%) è la categoria "Servizi esclusi i servizi energetici" composti da "Shelter (Alloggi)", "Servizi ai trasporti" e "Servizi sanitari", in aumento del 5,5% anno su anno.
Dalla tabella notiamo un enorme impatto negativo sull'inflazione (-5,4%) da parte della categoria "Energy", spinta principalmente da una diminuzione dei prezzi di petrolio e Natural Gas. Questa categoria però impatta soltanto per il 7% su tutto il paniere.
Con lo stabilizzarsi dei prezzi degli energetici quindi, potremmo assistere ad un rialzo dell'inflazione generale: l'effetto base che fin'ora ha impattato così tanto sugli energetici (per i prezzi altissimi dell'anno scorso) sta per assopirsi e le altre componenti (soprattutto quella legata agli Alloggi) potrebbero nuovamente impattare positivamente sull'inflazione.
Analisi Natural Gas
Partiamo da un'analisi tramite il Forecaster Terminal (in alto). Dal punto di vista stagionale, il Natural Gas è statisticamente ribassista fino a metà febbraio. In aggiunta a questo aspetto, grazie all'indicatore Wyckoff Causes/Effect notiamo che siamo all'interno di una fase accumulativa con una prima divergenza tra prezzo ed indicatore. Potremmo quindi essere molto vicini ad un primo rimbalzo che sfruttaremo per continuare a cavalcare il trend ribassista principale.
Dal punto di vista tecnico il prezzo attualmente si trova nei pressi del minimo a 2,2$ racchiuso nella forte area di accumulazione risalente alla prima metà dell'anno. Da questi livelli ci attendiamo, quanto minimo, un timido rimbalzo che ovviamente utilizzeremo per aprire posizioni short.
La prima area da monitorare è il range tra 2,7$-2,8$, ultima zona di distribuzione su timeframe giornaliero. Questo livello è stato più volte ritestato dal prezzo poco prima di segnare la seconda gamba ribassista fino ai prezzi attuali.
Trading sul Natural Gas - Livelli Operativi
- Ingresso: 2,7$-2,8$;
- Stop Loss: 3,02$;
- Target: 2,3$.