I mercati finalmente hanno potuto conoscere i nuovi dati dell'inflazione USA, rilasciati ieri alle 14:30. Da quel momento ci sono state grosse vendite nel settore delle equities e riacquisti sul Dollaro americano. Il cambio Euro/Dollaro è crollato di circa 70 punti in poche ore dal rilascio dei dati ma cosa è successo nello specifico? Analizziamo insieme i dati dell'inflazione e come potremmo sfruttarli a nostro vantaggio approfittando del forte sell-off su EUR/USD per un'operazione Long di breve termine.
Inflazione USA (CPI) in dettaglio
Alle ore 14:30 italiane sono stati rilasciati i dati riguardanti l'inflazione americana. Le cifre sono state leggermente al di sopra delle attese degli analisti (screenshot qui in alto) e questo pare aver scosso parecchio i mercati finanziari con gli indici USA che hanno perso in giornata tra lo 0,80% (S&P 500) e lo 0,50% (Nasdaq).
Dietro al forte sell-off c'è stato il ri-apprezzamento nei confronti del Dollaro americano ed infatti l'Euro/Dollaro ha seguito a ruota con una chiusura giornaliera in rosso (-0,85%). È davvero possibile che una mancata conferma delle aspettative di soli 0,1 punti percentuali possa aver generato un così grande sconforto nei mercati? Come sempre accade, dietro ad un singolo dato c'è molto altro come mostra la tabella qui sotto.
La tabella in questione rappresenta il paniere dell'inflazione scomposto per le varie componenti; l'ultima colonna rappresenta la differenza anno su anno mentre la penultima (Sep. 2023) ci mostra il cambiamento su base mensile. Spiccano subito all'occhio delle considerazioni molto interessanti.
Ad incidere maggiormente sull'aumento dell'inflazione mensile (che è al terzo mese di fila in crescita) è stata la componente "Fuel Oil" ossia i combustibili a base di Petrolio che ha registrato un aumento dell'8,5% rispetto al mese di agosto (anche allora in aumento del 9,1% rispetto a luglio).
Non è un segreto che la causa di questo rialzo è stato proprio l'aumento del prezzo del Petrolio degli ultimi 3 mesi. Ciò che però fa riflettere è come, su base annua, la stessa componente abbia impattato positivamente del -5,1%, mostrando un effetto base ancora alto e che purtroppo non preannuncia nulla di buono per il futuro.
I dati ci stanno dicenco che da un lato l'inflazione è salita leggermente a causa dell'aumento mensile dei prezzi del petrolio ma dall'altro che è bassa a causa della stessa diminuzione su base annuale. Questo può voler dire soltanto una cosa: se il prezzo del Petrolio dovesse restare su questi livelli, potremmo assistere ad incrementi sostanziali dell'inflazione nei prossimi mesi.
I mercati quindi stanno semplicemente scontando uno scenario di "stabilità" dei prezzi del petrolio su livelli elevati (80$-90$) che porteranno ad avere un'inflazione alta (superiore al 4%) per molto più tempo del previsto. In sostanza il petrolio è il market mover attualmente più importante.
Piccolo cenno al -6% su base annua delle auto usate. La situazione surreale dei prezzi dell'usato estremamente elevati pare stia tornando alla normalità, complice un accesso al nuovo molto più semplice rispetto al passato. Campanello d'allarme per quanto riguarda la componente "shelter" (alloggi, affitti, ecc.) che aumenta del +7,1% anno su anno, un aumento che sicuramente non piacerà alla FED.
Analisi Tecnica - EUR/USD
In un contesto simile, opteremo per un Long sul cambio dei cambi soltanto per il brevissimo termine, puntando su un rimbalzo in seguito al forte sell-off di ieri. Il livello di 1,5300$ pare aver attutito egregiamente il colpo con un rimbalzo ad apertura dei mercati europei di circa 25 punti.
Attenderemo pazientemente un ritracciamento verso area 1,0540$-1,0530$ per posizionarci in un'operazione rialzista di brevissimo termine, accontentandoci di 40-50 punti di guadagno.
L'operazione odierna è ovviamente contro il trend principale ed in quanto tale il rischio utilizzato deve essere inferiore al solito. Il ragionamento dietro a questa tipologia di trade è che la forte candela ribassista delle 14:30 sul dato dell'inflazione, ha lasciato dei grossi vuoti volumetrici che il prezzo dovrebbe ritestare quanto prima.
Livelli Operativi
- Ingresso: tra 1,0550$ e 1,0530$;
- Stop Loss: 1,0520$;
- Target : 1,0600$.