Attualmente il prezzo dell'oro perde oltre il 4% su base settimanale. Dietro i forti ribassi ci sono senz'altro le riforme annunciate dal presidente in pectore Donald Trump, che dovrebbero portare nuova linfa alla crescita economica statunitense e frenare il processo di riduzione dei tassi della Fed. Dal punto di vista tecnico, il bene rifugio per eccellenza è su un supporto chiave, vediamo praticamente come sfruttarlo.
Prezzo Oro ed effetto Trump
Il nuovo governo di Donald Trump ha le idee ben chiare per il futuro degli Stati Uniti d'America, rafforzare i consumi interni e l'export a discapito dell'import da Europa e Cina tramite l'aumento sostanziale dei dazi.
Questo mix di manovre potrebbe portare quindi ad un nuovo ciclo di rafforzamento dell'economia a stelle e strisce che scaccerebbe definitivamente i timori (quei pochi rimasti) legati ad un possibile rallentamento economico nei prossimi mesi. Ma le misure proposte dal tycoon potrebbero rilanciare anche i prezzi e quindi frenare il processo di normalizzazione dei tassi portato avanti dalla Federal Reserve.
L'oro si trova quindi in primo luogo a fronteggiare il conseguente rafforzamento del biglietto verde, il dollaro beneficia di tassi futuri più elevati e si muove in controtendenza rispetto al metallo giallo, e il fatto di non essere un asset redditizio (attira maggiori acquisti quando i rendimenti delle attività alternative sul mercato sono più bassi).
Anche l'euforia dei consumatori retail, che fino ad un mese fa tentavano di arraffare quanto più oro fisico possibile, pare essere del tutto scomparsa grazie all'effetto-Trump. A ciò va ovviamente aggiunto il comportamento delle maggiori Banche centrali mondiali che, India esclusa, non stanno continuando ad acquistare oro come nei trimestri passati, il che fa ovviamente decelerare la domanda mondiale aggregata.
Il prezzo dell'oro, che prima dell'elezione di Trump viaggiava nei pressi dei massimi storici, nel contesto attuale è quindi valutato elevato. Di questo passo potremmo continuare ad assistere a dei ribassi consistenti ma attenzione ai livelli tecnici che faranno da dighe.
Oro: livelli tecnici in attesa di un rimbalzo
Dal punto di vista grafico, il prezzo dell'oro è ad un passo dal cambiare totalmente struttura tecnica. Il livello supportivo di settembre, per il momento si fa sentire e frena la corsa ribassista, ma potrebbe non essere finita qui. Faremo trading sull'oro tramite lo strumento "GOLD" presente nel broker Trive che ci offre degli spread molto contenuti grazie al tipo di conto "Prime Plus".
-9% dai massimi storici ed oltre il -4% in una settimana, sono questi i numeri del gold che ormai pare non riesca a trovare un "bottom". Le motivazioni dietro a questa forte discesa le conosciamo e le abbiamo esposte prima ma l'analisi tecnica può aiutarci a capire meglio il da farsi. L'attuale livello di 2.560$ e quello di 2.480 dollari ad oncia, rappresentano l'ultimo vero spiraglio supportivo rialzista per l'oro.
In questa fascia di prezzo ci aspettiamo di assistere ad un range di contrattazioni molto fitto ed intricato dal quale però uscirà senza ombra di dubbio un vincitore tra compratori e venditori. Lasceremo quindi al mercato questo tiro alla fune, operando soltanto qualora avessimo tutte le conferme necessarie anche dalla price action.
Nel grafico del prezzo dell'oro qui in alto abbiamo segnalato anche altri 2 livelli chiave, 2.610$ e 2.650$, zone dalle quali potremmo assistere ad un ritorno delle vendite e ad un rafforzamento del trend ribassista. Queste due zone saranno molto interessanti per valutare degli "short" di ampio respiro.
Insomma, tutto ciò che dobbiamo fare è attendere prezzi migliori per la nostra visione ribassista. Effettueremo un ingresso in ciascuno dei due livelli citati sopra e piazzeremo uno stop loss in zona 2.715 $ con target in area 2.500 $ e successivamente 2.350 $. Quella sul prezzo dell'oro sarà un'operazione di ampio respiro e con un rischio:rendimento di circa 1:3 per il secondo target.
Disclaimer: File MadMar