Il Bitcoin è scivolato sotto quota 115.000 dollari nelle ultime ore, dopo che la scorsa settimana aveva raggiunto un picco di oltre 123.000 dollari. La valuta digitale ha ritracciato perché gli investitori stanno
perdendo le speranze che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse in maniera decisa quest'anno. Questo sentiment ha preso forma soprattutto dopo i dati di ieri sull'occupazione americana più forti del previsto.
La Banca centrale si riunirà la prossima settimana, nella quale prenderà le sue decisioni di politica monetaria. Il costo del denaro dovrebbe restare fermo nell'intervallo 4,25-4,50%, ma l'attenzione sarà rivolta alle parole del presidente Jerome Powell nella consueta conferenza stampa post-meeting. Il mercato cercherà di captare segnali sull'indirizzo futuro in tema dei tassi, specialmente dopo le polemiche delle scorse settimane legate alle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump circa un possibile licenziamento di Powell prima della scadenza del mandato.
I tassi di interesse rivestono una grande importanza per le quotazioni del Bitcoin, perché i fatti hanno dimostrato che quando le aspettative sono per un approccio accomodante da parte della Fed, i trader tendono a comprare la criptovaluta. Il motivo è che tassi più bassi spingono il mercato verso asset più rischiosi, come può essere il Bitcoin, a caccia di rendimenti più attraenti.
Prezzo Bitcoin: riprenderà il rally?
Ogni ritracciamento del Bitcoin è sempre oggetto di dibattito. In pratica, si discute se si tratta di un'inversione di tendenza per via delle quotazioni troppo elevate dopo che l'asset ha macinato record storici oppure se è in corso una semplice presa di profitto per ricomprare a prezzi più bassi. Ovviamente, in questo secondo caso, l'attesa è di una ripartenza del trend verso nuove mete.
Secondo Rachael Lucas, analista crypto di BTC Markets, "il trend rialzista più ampio rimane intatto, anche se lo slancio si è raffreddato e i trader sono cauti".
Alex Kuptsikevich, capo analista di mercato di FxPro, ritiene che ci troviamo in una fase di "correzione salutare e necessaria rispetto ai massimi precedenti". A suo avviso, finché il mercato crittografico rimane sopra il livello di capitalizzazione dei 3.400 miliardi di dollari (dai 3.860 miliardi attuali), "non ha senso parlare di cambiamento nella tendenza a medio termine".
Tony Sycamore, analista di IG Australia, non si aspetta grandi movimenti per ora, ma prevede un consolidamento del Bitcoin sotto quota 125.000 dollari. Livello che "ha limitato l'avanzata della crypto la scorsa settimana".