Nella giornata di domenica 20 febbraio Bitcoin ha perso il contatto con la zona dei 40.000 dollari, arrivando a toccare i 38.000 dollari. Le tensioni politiche e macroeconomiche sembrano incidere fortemente sui prezzi di asset ritenuti speculativi come le criptovalute e probabilmente finché non vedremo un allenamento dei conflitti in Ucraina o una risoluzione diplomatica, difficilmente potremo osservare una convincente ripresa dei mercati.
Un indicatore che però non fa presagire ad una fuga di massa dalle criptovalute è la dominance di Bitcoin, che si mantiene sotto al 41,6% della capitalizzazione dell’intero mercato, mostrando un interesse da parte degli investitori nel mantenere le proprie posizioni in altcoins, piuttosto che rifugiarsi nella principale criptovaluta come spesso accade durante la perdita di livelli importanti. Vediamo le principali notizie di giornata.
Rubati NFT per milioni di dollari su OpenSea in seguito ad un attacco di phishing
Devin Finzer, il co-fondatore di OpenSea, il più grande mercato per la compravendita di NFT su blockchain Ethereum, ha riferito in un tweet pubblicato domenica mattina che sono stati sottratti NFT per un valore di milioni di dollari a numerosi utenti della piattaforma. Egli sostiene che le indagini sono ancora in corso e al momento non si conosce ancora l’entità, il numero esatto ed il valore degli NFT sottratti.
La piattaforma ha escluso che il furto si sia originato all’interno del proprio sito web, ma che si tratti di un attacco di phishing indirizzato ai propri utenti, che hanno ricevuto e-mail malevole contenenti dei link per procedere alla migrazione dei propri asset. In molti hanno creduto a tale comunicazione poiché la settimana scorsa è stata proprio OpenSea a rendere pubblica la migrazione di alcuni NFT su nuovi smart contract per un aggiornamento di sicurezza.
Sarà curioso capire come i criminali possano trarre beneficio dai token non-fungibili rubati, in quanto si tratta di pezzi unici facilmente riconoscibili.
Conti canadesi svuotati per timore di congelamenti da parte del Governo
Mentre i possessori di NFT e criptovalute devono attivarsi in prima persona per proteggere i propri asset dalle truffe, i canadesi stanno ritirando denaro dalle banche in seguito alle minacce diffuse dal governo di bloccare i conti senza che sia necessario un ordine del tribunale.
Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada, ha affermato che non sarà necessaria un’ordinanza del tribunale per arrivare al congelamento di conti di soggetti coinvolti nelle proteste scoppiate in tutto il paese, causate dal programma obbligatorio del vaccino contro il Covid-19.
Questa notizia, benché non sia direttamente collegata al mondo delle criptovalute, offre un interessante spunto di riflessione su quanto sia diverso il possesso di denaro garantito da uno Stato centrale, rispetto al possesso di asset digitali completamente decentralizzati, non sequestrabili e non censurabili.
Nel caso delle valute FIAT, il potere economico risiede nelle mani del Governo, che non esita ad utilizzarlo nel momento del bisogno per raggiungere i propri scopi, mettendo in luce come il denaro in realtà non sia effettivamente nelle piene disponibilità dei legittimi proprietari. Nel caso delle criptovalute, al contrario, vi è una maggiore responsabilità richiesta al detentore, che deve farsi carico direttamente della sicurezza e della conservazione delle stesse, ma dall'altro lato ha pieno diritto di utilizzo e possesso dei propri valori digitali.
Rebranding sui principali prodotti degli exchange Binance e Crypto.com
Lo scorso 8 febbraio Crypto.com ha comunicato di aver cambiato il nome della propria valuta digitale CRO da “Crypto.com Coin” in “Cronos”. Secondo l’azienda, tale scelta riflette l’importanza che sta assumendo lo sviluppo della blockchain proprietaria “Cronos Chain” all’interno dell’ecosistema. CRO, oltre ad essere utilizzata per pagare le fee delle transazioni, è tra le più presenti nel mondo della finanza decentralizzata che si sta sviluppando su questa blockchain.
La notizia arriva meno di una settimana dopo il comunicato ufficiale di Binance, che ha rebrendizzato uno dei suoi prodotti di punta. L’exchange ha deciso di unire la “Binance Chain”, utilizzata quasi esclusivamente per lo staking della propria valuta BNB, con la “Binance Smart Chain” (BSC), sulla quale è stato costruito il secondo ecosistema di finanza decentralizzata per capitale gestito.
L’unione di queste due blockchain darà vita alla “BNB Chain”, su cui verranno pagate le fee delle transazioni con la valuta digitale BNB. L’azienda sostiene che questa scelta valorizza l’evoluzione di BNB verso un futuro più decentralizzato, che ormai è destinato a crescere anche al di fuori di Binance.
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