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Continua lo stallo di Bitcoin uin area 10000 $ con l'halving di maggio che sembra aver paralizzato la criptovaluta
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La volatilità di Bitcoin continua a comprimersi e questo a detta degli analisti è un bel segnale per un asset che aspira a diventare competitor dell'oro come riserva di valore
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Intanto Amazon vale oggi più di tutte le criptovalute in circolazione
Con il recente nuovo massimo storico di Amazon a Wall Street, la ricchezza di Jeff Bezos supera il valore di tutte le criptovalute in circolazione. Un valore simbolico che può essere visto sotto due punti di vista: Amazon sta prezzando a livelli esagerati, oppure Bitcoin e la tecnologia ad esso associata ha potenzialità di crescita dei prezzi molto importanti in futuro?
Naturalmente questo vale per chi vede il bicchiere mezzo pieno e crede che il ventunesimo secolo sarà quello delle criptovalute. Un’altra chiave di lettura va invece nella direzione di una palese incapacità di Bitcoin di crescere ai ritmi promessi da tanti analisti. L’halving di maggio sembra infatti aver paralizzato Bitcoin che sullo scoglio dei 10 mila dollari ha trovato un ostacolo insormontabile.
Un altro fattore molto interessante che stavolta depone a favore di Bitcoin è la continua compressione della volatilità. Bloomberg ha stimato nel valore più basso di sempre quello raggiunto dalla volatilità di Bitcoin rispetto al prezzo del petrolio.
Paragone un pò forzato visto che il prezzo del greggio ha subito oscillazioni paurose, ma secondo gli analisti questa indicazione conferma l’arrivo nel terreno main stream di Bitcoin. Il requisito della bassa volatilità è considerato essenziale dai principali analisti mondiali per poter annoverare Bitcoin tra gli strumenti finanziari utilizzabili come mezzo finanziario utile per decorrelare e diversificare eventuali investimenti in valute fiat.
Analisi tecnica: cosa dice il grafico di Bitcoin?
Andando sul grafico della criptovaluta più capitalizzata al mondo è evidente la solidità della resistenza di area 10 mila $. Una resistenza che nei mesi di maggio e giugno ha tenuto spingendo adesso Bitcoin verso quella media mobile di 8500 $ che per me rappresenta il vero spartiacque per il secondo semestre 2020 di Bitcoin.
L’aspetto positivo è che l’RSI sta scendendo velocemente con sacrifici di prezzo tutto sommato modesti. L’aspetto negativo è che l’RSI non ha ancora raggiunto quell’ipervenduto che a marzo 2020 e novembre 2019 ha favorito la formazione di un bottom.
L’analisi tecnica si basa sulla lettura dei prezzi del passato per cercare di formulare previsioni probabilistiche di andamenti delle quotazioni nel futuro. Andare lunghi di Bitcoin fino a quando i prezzi rimangono sotto 10 mila $ non appare consigliato.
La compressione della volatilità del resto appare un elemento che potrebbe presto sfociare in movimenti direzionali assenti da troppo tempo considerata la storia della criptovaluta. Non credo che questa scarsa volatilità sia da imputare ad un cambio di pelle di Bitcoin.
Piuttosto segnala l’incertezza di un mercato che aspetta notizie in grado di spostare i prezzi. Notizie dalla SEC per autorizzare un ETF. Notizie da Facebook per il futuro di Libra. Notizie dalle banche centrali per il futuro delle cripto nazionali. I tassi sono arrivati a livelli mai visti prima. L’oro ne ha approfittato, Bitcoin no. Perché?