Il prezzo di Bitcoin ha superato la soglia di 90.000 dollari per la prima volta da marzo nelle ultime 24 ore. Dal minimo del 7 aprile a 74.524 dollari, ha messo a segno un rally di oltre il 20%. Questa performance lo tiene sganciato dall'andamento dei titoli tecnologici, dimostrando che entrambi gli asset ad alta volatilità e alto rischio non sono correlati.
Si è discusso molto su come Bitcoin viaggi sullo stesso binario delle azioni, in particolare del settore tech, nei momenti di grande movimento sul mercato. Ciò ha fatto sembrare la valuta digitale una cosa diversa rispetto a ciò che i più accaniti sostenitori hanno portato avanti per anni.
Questi hanno considerato Bitcoin un asset simile all'oro - definendolo appunto oro digitale - nella veste di bene rifugio, grazie alla sua attività decentralizzata. La tesi ha spesso fatto acqua perché un asset così volatile difficilmente si presta a un ruolo di porto sicuro nei momenti in cui c'è maretta sui mercati. Quanto è accaduto recentemente però avvalora invece tali considerazioni, in quanto Bitcoin si è comportato similmente all'oro, mentre le azioni tecnologiche cadevano.
Le quotazioni della criptovaluta votate al rialzo sono state anche favorite dal crollo del dollaro USA, per due ragioni. In primo luogo perché Bitcoin è quotato in dollari e quindi legato da un rapporto inverso con la moneta americana.
In sostanza, gli investitori non USA spendono di meno per acquistare bitcoin quando effettuano il cambio con la valuta nazionale, il che fa aumentare la domanda. In secondo luogo perché il biglietto verde ultimamente ha smarrito la sua tradizionale funzione di bene rifugio e quindi Bitcoin potrebbe prendere il suo posto.
Bitcoin: cosa spiega il disaccoppiamento con i titoli tech
Ma cosa spiega l'andamento diverso tra Bitcoin e azioni tecnologiche in queste ultime settimane? Gli esperti di mercato guardano alle prospettive di lungo temine. "Una delle possibili ramificazioni del disaccoppiamento degli Stati Uniti è una rivisitazione dello scenario rialzista a lungo termine di Bitcoin come riserva di valore", ha affermato Augustine Fan, partner della piattaforma di trading di criptovalute SignalPlus.
"Nell'ultimo anno abbiamo criticato Bitcoin come proxy del Nasdaq con leva finanziaria, ma finalmente ha iniziato a mostrare alcuni segni di disaccoppiamento". Secondo Richard Galvin, co-fondatore dell'hedge fund crypto DACM con sede a Sydney, "se Bitcoin continua a essere scambiato più come l'oro che come un titolo tecnologico, la narrativa del disaccoppiamento prenderà slancio".
Considerato tutto ciò, fino a dove potrebbero arrivare ora le quotazioni di Bitcoin? Riya Sehgal, analista di ricerca di Delta Exchange, vede un movimento sostenuto sopra gli 88.800 dollari, il che "potrebbe spingere ulteriori guadagni nell'intervallo tra 92.000 e 94.000 dollari", ha detto.