Il prezzo del Bitcoin è tornato sopra la soglia psicologica e simbolica degli 80.000 dollari, ma il trend di fondo resta ancora orientato al ribasso. Quali scenari possiamo aspettarci ora? Il principale fattore di incertezza derivava dalla politica commerciale internazionale degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump, in particolare a partire dal 2 aprile, quando sono stati annunciati i dazi "reciproci".
Ieri, il presidente USA ha dichiarato che i dazi "reciproci" sarebbero stati sospesi per 90 giorni, suscitando una reazione immediata nei mercati finanziari, che hanno registrato un forte rimbalzo. Di conseguenza, il prezzo del Bitcoin è salito sopra gli 83.000 dollari, per poi stabilizzarsi intorno agli 82.000 dollari.
Tuttavia, è importante non lasciarsi ingannare da facili entusiasmi, poiché il recente movimento potrebbe trattarsi solo di una ripresa temporanea. Dal punto di vista tecnico, infatti, questo rialzo - al momento - non rappresenta un'inversione di tendenza, ma un semplice rimbalzo.
Nonostante l'apparente rallentamento della guerra commerciale, il tema dei dazi e le implicazioni sull’economia sono tutt’altro che risolti, ma piuttosto in una fase di de-escalation momentanea, che potrebbe però riaccendersi tra qualche mese. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico di BTC/USD e come operare.
Criptovalute, Bitcoin: analisi tecnica e strategie operative

Come accennato precedentemente, le quotazioni del Bitcoin rimangono impostate al ribasso, nonostante il recupero registrato ieri, in particolare dai massimi registrati a gennaio in area 109.000 dollari.
Eventuali segnali di forza dai vicini supporti potrebbero permettere l’implementazione di strategie "long", ma al momento solo la rottura del livello dinamico che collega i massimi di gennaio e febbraio, ora transitante a 85.000 dollari, muterebbe il quadro di breve a favore dei compratori.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali considerati mostrano una potenziale fase di rialzo che potrebbe durare fino alla fine della prima decade di maggio, prima di un’eventuale fase di storno.


Passando all’operatività, si potrebbero quindi valutare strategie "long" sulla forza, nel caso dovesse verificarsi la rottura della resistenza dinamica precedentemente evidenziata, a 85.000 dollari. In tal caso, il primo obiettivo di profitto nel breve termine potrebbe essere posto a 88.000 dollari e il successivo in area 96.000 dollari.
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