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Dopo questo rally poderoso dei mercati azionari può essere interessante capire le condizioni tecniche di oro, Franco svizzero e Bitcoin
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Strumenti solitamente difensivi, i tre stanno affrontando livelli tecnici molto interessanti anche per chi vuole mettere in campo operazioni di trading
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Bitcoin è alle prese da diverse settimane con la resistenza psicologica di 10 mila $. Sarà questa la volta buona?
Oggi voglio tornare sul tema criptovalute ma osservando anche quello che sta succedendo su oro e Franco svizzero. Questo perché il mercato sta indugiando, tentando di capire se ha ancora senso proteggere gli investimenti con strumenti safe haven oppure no.
Prima di arrivare a Bitcoin come detto voglio analizzare l’andamento di oro e Chf. Per quello che riguarda la valuta elvetica, nel rapporto contro Euro il grafico settimanale fa chiaramente veder come siamo già di fronte ad un primo momento della verità. La down trend line che scende dai massimi della primavera 2018 è stata colpita proprio la settimana scorsa.
Se 1.08/1.09 rappresenta un primo baluardo molto importante, l’allungo fino a 1.10/1.12 appare in questo momento la massima ambizione per un EurChf che sta chiaramente esprimendo la voglia di approcciare il rischio da parte dei mercati. Su questi livelli di resistenza la spessa cloud espressa dalla tecnica di Ichimoku dovrebbe impedire ad EurChf di invertire la tendenza.
Per quello che riguarda l’oro, nonostante i fiumi di liquidità ed i tassi di interesse a zero voluti dalla FED, il rialzo dei rendimenti decennali sui Treasury ha permesso anche ai tassi reali di aumentare. Tipicamente tassi reali in ascesa sono negativi per l’oro.
Ed infatti le quotazioni del metallo giallo dalla metà di aprile a oggi si sono sostanzialmente imballate tra 1680 e 1750 $ l’oncia. Si scorge una figura di testa e spalla potenziale che alla violazione di 1680 (massimo di marzo 2020) aprirebbe le porte ad un ribasso in area 1600 dollari, potenziale livello di reingresso sul gold.
Chiudiamo con Bitcoin. La criptovaluta continua ad indugiare poco sotto la soglia psicologica di area 10 mila $. Mancano per il momento notizie rilevanti in grado di catalizzare l’attenzione degli investitori ed è evidente come questo scoglio è ciò che separa la criptovaluta da un rally che assumerebbe i contorni di un’inversione di tendenza.
Possiamo apprezzare dal grafico non solo il transito in area 10 mila $ della down trend line che guida il ribasso dal 2017, ma anche i ripetuti tentativi che nel corso del 2020 la criptovaluta ha cercato di portare a termine per ora senza successo.
La possibilità che questo trading range prosegua ancora per qualche giorno è concreta. Sotto questo punto di vista la media mobile a 200 giorni di 8200 appare il livello al di sotto del quale non si dovrebbe spingere Bitcoin per non incorrere in una rottura tecnica che si rivelerebbe pericolosa.
Tre strumenti finanziari, Franco svizzero, oro e Bitcoin, alle prese con livelli tecnici molto interessanti. Livelli che servono al trader come riferimenti di massima sui quali intervenire per aprire operazioni con un sicuro potenziale di guadagno molto interessante. A condizione come sempre di fissare rigidi stop loss a protezione.