Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico nelle ultime 24 ore a 123.640 dollari. Le quotazioni sono più alte rispetto al precedente record del 14 luglio di 123.200 dollari. Grazie a questo nuovo rally, la principale criptovaluta è diventata il quinto asset più capitalizzato del mondo, superando le azioni Alphabet.
Nella classifica generale, in testa domina indisturbato l’oro con 22.881 miliardi di dollari, seguito da Nvidia che è molto staccata a 4.428 miliardi di dollari, Microsoft con 3.869 miliardi di dollari, Apple con 3.462 miliardi di dollari e appunto Bitcoin con 2.456 miliardi di dollari.
Insieme a Ether, oggi Bitcoin rappresenta circa il 70% del valore complessivo di tutte le criptovalute negoziate (dati CoinGecko). Con il balzo di Bitcoin, oggi il suo creatore Satoshi Nakamoto potrebbe aver superato Bill Gates nella classifica degli uomini più ricchi del mondo. Secondo alcune stime, il misterioso imprenditore giapponese possiede oltre 1 milione di monete.
Bitcoin: la correlazione con le azioni
Bitcoin è tornato a essere correlato fortemente con le azioni, in particolare con l’indice S&P 500. Gli ultimi dati sull’inflazione americana rilasciati questa settimana hanno riacceso la propensione al rischio degli investitori. L’indice dei prezzi al consumo di luglio è salito del 2,7%, al di sotto delle stime degli analisti del 2,8%.
Quanto è bastato per alimentare le aspettative che a settembre la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse. Il maggiore accomodamento della politica monetaria tende a spingere gli investitori più verso le attività rischiose come possono essere le azioni e appunto il Bitcoin. Infatti l’S&P 500 ha chiuso l’ultima seduta registrando l’ennesimo record quest’anno.
Tutto ciò contrasta con l’idea che i più accaniti sostenitori della criptovaluta hanno voluto far passare negli ultimi anni, ovvero che Bitcoin possa sostituire l’oro come bene rifugio quando l’incertezza a livello finanziario, macroeconomico e geopolitico cresce.
In realtà, la valuta digitale prende slancio allorché l’ottimismo sul mercato prevale, come in questo caso. "Le criptovalute sono state correlate positivamente alle azioni", ha affermato Chris Newhouse, direttore della ricerca di Ergonia. "Il sentiment generale sembra positivo".
La forza di Bitcoin può essere spiegata anche con un clima legislativo favorevole con l’amministrazione Trump. Il governo americano ha fatto approvare alcune misure richieste da anni che definiscono un quadro più chiaro a livello normativo per le criptovalute, ma soprattutto allontanano l’approccio repressivo della precedente amministrazione Biden.
Grazie a questo, alcune società pubbliche, guidate da MicroStrategy dell’imprenditore miliardario Michael Saylor, hanno accumulato bitcoin nell’ambito della gestione della tesoreria aziendale. MicroStrategy è stata la prima a modificare il focus del suo business nel 2020, quando ha dato priorità all’accumulo e alla gestione di bitcoin, mettendo in secondo piano la sua tradizionale attività di produzione di software. Altre aziende l’hanno seguita e la tendenza continua a ritmo sostenuto.
"La combinazione di moderazione dell'inflazione, crescenti aspettative di tagli dei tassi e partecipazione istituzionale senza precedenti attraverso gli ETF ha creato un potente vento di coda", ha affermato Ben Kurland, amministrato delegato della piattaforma di ricerca crypto DYOR.
"Ciò che è diverso questa volta è la maturità della base della domanda: questo rally non è solo euforia al dettaglio, ma è un acquisto strutturale da parte di gestori patrimoniali, aziende e sovrani".