Bitcoin ondeggia ultimamente all'interno dell'intervallo di prezzo tra 26.000 e 27.000 dollari. La sensazione è che al momento la principale criptovaluta non abbia la forza per riportarsi sopra i 30.000 dollari raggiunti ad aprile.
Oggi e domani potrebbero essere due giornate importanti per dare un po' di movimento alla moneta virtuale, in quanto il
Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, testimonierà davanti al Congresso degli Stati Uniti. Da un po' di tempo, le quotazioni di Bitcoin hanno mostrato molta sensibilità alle mosse della Fed, diversamente dalle azioni che, prese da un impeto rialzista, sembrano ignorare i messaggi della Banca centrale. Quando la Fed nell'ultima riunione ha parlato di ripresa dei rialzi dei tassi d'interesse, gli investitori sono tornati a vendere Bitcoin, come fanno normalmente per le attività rischiose in un ambiente di alti rendimenti.
Il sentiment degli operatori di mercato sul mercato crittografico non è comunque dei migliori, in ragione del fatto che
le criptovalute stanno subendo una certa pressione da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi. La
Securities and Exchange Commission infatti è in disputa con società come Binance e Coinbase per aver gestito nei loro exchange token che, per il regolatore, risultano titoli non registrati.
Bitocoin: attenzione alla dominance
C'è un aspetto di Bitcoin che in questo momento potrebbe essere fonte di preoccupazione, ossia la sua dominance. In sostanza, la principale criptovaluta ha raggiunto una capitalizzazione di mercato che è il 48,5% di quella complessiva di tutte le valute digitali. Si tratta del livello più alto da maggio 2021.
Questo dato, da un lato potrebbe essere letto come un fattore positivo per Bitcoin, in quanto rafforzerebbe la fiducia che i trader hanno nei confronti del token rispetto a tutti gli altri. Dall'altro lato però fotografa una situazione di debolezza generale, il che potrebbe dare il là a una perdita di interesse da parte degli operatori dagli effetti non proprio positivi. "La dominance di Bitcoin cresce quando gli investitori non si sentono sicuri della tendenza del mercato a breve termine e adeguano la loro posizione verso un portafoglio meno speculativo, aumentando la loro esposizione a Bitcoin, che è comunemente noto per essere l'asset digitale meno volatile", ha affermato Matteo Greco, analista del gruppo di asset digitali Fineqia International.
L'alta dominance di Bitcoin comunque non vuol dire che le sue quotazioni saranno destinate a salire. Il discorso è un po' più complesso e fa riflettere il fatto che
neanche l' halving che si terrà nel 2024 ancora è riuscito a rilanciare la criptovaluta come fa di solito ogni volta che si manifesta (
Il Bitcoin a un anno dall'halving: la storia dice che sarà rally).
Secondo Katie Stockton, managing partner della società di ricerca tecnica Fairlead Strategies, "un breakout, sebbene improbabile a breve termine, prenderebbe di mira la seconda resistenza, vicino a 32.000 dollari". Per questo, l'esperta nel breve periodo si professa neutrale su Bitcoin.