Le azioni Zoom Video Communications sono crollate di oltre il 5% nella sessione after-hours di Wall Street dopo che la società ha fornito una previsione di fatturato per il trimestre in corso che ha finito per deludere gli investitori.
Zoom stima che il fatturato sarà di circa 1,18 miliardi di dollari nel periodo che si concluderà a gennaio. L'utile adjusted invece dovrebbe attestarsi a 1,29-1,30 dollari per azione. Gli analisti avevano previsto un utile rettificato di 1,28 dollari per azione su un fatturato di 1,17 miliardi di dollari (dati Bloomberg).
Nel terzo trimestre fiscale, le vendite sono aumentate del 3,6% a 1,18 miliardi di dollari, rispetto alla stima media degli analisti di 1,16 miliardi. L'utile è stato di 1,38 dollari per azione. Zoom ha dichiarato di avere 3.995 clienti che hanno contribuito con più di 100.000 dollari nell'ultimo anno.
Il produttore di software, noto per le videoconferenze, ha ampliato la sua suite di strumenti per offrire sistemi telefonici, un'applicazione per contact center e assistenti di intelligenza artificiale. Zoom ha registrato un aumento del 59% degli utenti attivi mensili del suo assistente AI rispetto al trimestre precedente e ha inoltre superato i 1.250 clienti della sua applicazione per contact center.
Separatamente, la società ha annunciato di aver eliminato il termine “Video” dal suo nome ufficiale e di essere ora conosciuta come Zoom Communications. “Il nostro nuovo nome riflette più accuratamente la nostra espansione e i nostri piani di crescita a lungo termine”, ha scritto il CEO Eric Yuan in un post che annunciava il cambiamento.
Zoom ha anche dichiarato che aggiungerà 1,2 miliardi di dollari al suo programma di riacquisto di azioni portando l'autorizzazione totale a 2 miliardi di dollari. Vediamo ora il quadro grafico e i livelli da monitorare.
Azioni Zoom Video Communications: analisi tecnica e strategie operative
I prezzi delle azioni Zoom Video Communications sono impostati al rialzo nel breve periodo, in particolare dai minimi registrati ad agosto in area 55 dollari. Con il crollo registrato nella sessione after-hours di Wall Street, i prezzi si sono riportati sotto al livello orizzontale a 87,13 dollari.
Nel caso di un proseguimento del ribasso, eventuali segnali di forza in prossimità della linea di tendenza ascendente che collega i minimi segnati il 15 ottobre e il 19 novembre, ora transitante a 79,30 dollari, potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie "long".
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali a 3 e 5 anni mostrano tuttavia una possibile fase ribassista fino alla fine della prima decade di gennaio, seguita da una possibile ripartenza fino a metà febbraio.
A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie in acquisto in caso di segnali di forza in area 79-77,50 dollari. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto sulla resistenza a 87,13 dollari, mentre un secondo target potrebbe essere a 92,85 dollari.
La violazione del sostegno a 77,50 dollari, muterebbe il quadro tecnico di breve periodo a favore dei venditori, con primo obiettivo a 72,30 dollari e secondo target in area 67,70 dollari.
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