La minaccia protezionistica arrivata nelle scorse ore da Trump impatta negativamente sui futures europei. Le vendite che hanno caratterizzato la seduta asiatica si riflettono anche sull'apertura del mercato europeo, con i futures impostati in territorio negativo che anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.300 punti, tornando nuovamente ad avvicinarsi ai forti sostegni posti in prossimità di questa soglia psicologica. Dal punto di vista operativo la violazione di questi livelli andrebbe a indebolire la struttura grafica del mercato, con prossimi obiettivi i 32.800-32.750 punti e a seguire i 32.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Banco BPM, che oggi riunirà il suo CdA e tra i temi trattati vi sarà indubbiamente anche quello relativo all'offerta arrivata ieri da Unicredit. L'OPS della banca guidata da Andrea Orcel ha provocato immediate reazioni sia da parte della politica italiana che di Credit Agricole, che con strumenti derivati ha aumentato la quota nella banca milanese.
Banco BPM: oggi la risposta all'offerta di Unicredit?
Nelle prossime ore è in programma una riunione del Cda di Banco BPM, che inizierà a valutare l'offerta arrivata nella mattinata di ieri da parte di Unicredit. Secondo alcuni indiscrezioni di stampa la proposta di scambio lanciata dall'istituto guidato da Andrea Orcel, appena lo 0,5% in più rispetto ai prezzi di chiusura di venerdì scorso, sarebbe ritenuta dall'istituto di Giuseppe Castagna troppo bassa. Inoltre l'operazione potrebbe trovare ostacoli anche da parte del governo italiano che, nel giudicare l'OPA "comunicata ma non concordata" agiterebbe lo spetto del golden power.
In questo contesto da segnalare anche che il Credit Agricole, primo azionista del Banco BPM con una quota del 9,18%, avrebbe costruito tramite equity swap una posizione in derivati pari al 10% del capitale della banca di Piazza Meda. In questo modo la banca transalpina potrebbe far salire la sua partecipazione appena sopra il 19% del capitale di Banco BPM, con l'obiettivo di porre un argine alla proposta di acquisto avanzata da Unicredit.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese nel breve e medio periodo sull'azione. Con volumi oltre 5 volte la media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo Banco BPM, con i prezzi che si sono portati oltre la soglia dei 7 euro. Dal punto di vista operativo una conferma delle quotazioni sopra questi livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti in direzione dei 7,20-7,25 euro e successivamente verso i 7,50 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamento del quadro grafico di fondo, con possibili apprezzamenti prima verso i 7,80 euro e in seguito gli 8,15-8,20 euro, livelli che l'azione non vede dal gennaio del 2016. In questo contesto eventuali prese di beneficio fin verso i 6,5 euro, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita delle aree appena menzionate dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più marcata, il cui primo obiettivo sarebbe situato sui 6,30-6,25 euro, nelle cui vicinanze troviamo non solo la media mobile a 50 giorni ma anche l'indicatore daily del Supertrend. L'eventuale perdita di questi supporti dovrebbe far proseguire le vendite prima verso i 6,10 euro, dove troviamo la media mobile a 200 giorni e a seguire i 5,80 euro.
Fondamentale diventerebbe la tenuta di tali supporti, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi di marzo del 2023 e congiunge quelli del settembre dello scorso anno, per evitare un pericoloso indebolimento del trend primario con prossimi obiettivi i 5,75 euro ed in seguito i minimi del 5 agosto posti sui 5,4 euro.
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