Xiaomi è sempre più una minaccia per Tesla. Il gigante cinese degli smartphone che da un anno si è lanciato nel settore delle auto elettriche, ha rivelato che il suo SUV YU7 ha un'autonomia di guida di almeno 760 chilometri con una singola ricarica, rispetto ai 719 chilometri della Model Y di Tesla. Si tratta di un punto chiave, in quanto proprio l'autonomia insufficiente ha finora tenuto lontani molti potenziali acquirenti dei veicoli a batteria.
Poi c'è anche il discorso del prezzo. Xiaomi non ha annunciato il prezzo, in quanto conta di farlo quando ci sarà il lancio ufficiale dell'auto nel mese di luglio. Secondo Jeff Chung, analista di Citigroup, tuttavia lo YU7 partirà da 250.000 yuan (34.700 dollari), mentre la Model Y ha un prezzo di partenza di 263.500 yuan.
Tra l'altro, il management di Xiaomi sta sfidando Tesla anche sul terreno dei robotaxi, visto che può contare su 10 milioni di corse senza conducente. Mettendo insieme tutti questi elementi, ci sono delle ragioni per pensare che la posizione di Tesla sul mercato cinese sia traballante.
"Ci aspettiamo che la YU7 eroda in modo significativo la quota di mercato cinese di Tesla Model-Y", ha affermato Chung, che prevede vendite annuali fino a 360 mila unità. Sulla base dei dati riportati dalla piattaforma online sull'automotive Authome, nei sei mesi fino ad aprile, la Model Y di Tesla si è collocata al secondo posto in termini di vendite in Cina, alle spalle del Seagul del leader indiscusso del momento BYD. Facendo invece riferimento solo al mese di aprile, la Model Y balza all'ottavo posto, mentre la berlina SU7 di Xiaomi si è classificata in quarta posizione.
Xiaomi: ecco il nuovo chip che sfida le Big Tech americane
Xiaomi non fa tremare solo Tesla sul fronte delle auto elettriche, ma anche colossi tecnologici come Qualcomm, MediaTek e Apple su quello dei chip. L'azienda cinese ha infatti presentato un nuovo processore di fascia alta progettato internamente, denominato Xring 01, il che segnala un passo importante verso l'indipendenza tecnologica.
Si tratta di un System-on-Chip a 3 nanometri di TSMC che, secondo i test preliminari, si è posizionato tra i migliori attualmente disponibili sul mercato. Le sue prestazioni sono risultate molto competitive se paragonate a quelle del Qualcomm Snapdragon 8 Elite e del MediaTek Dimensity 9400.
Il chip di Xiaomi servirà a integrare inizialmente lo smartphone Xiaomi 155 Pro e il tablet Xiaomi Pad 7 Ultra. Tutto ciò rientra nell'ambito del grande piano di investimento da circa 50 miliardi di yuan (7 miliardi di dollari) che l'azienda ha lanciato per i prossimi dieci anni nello sviluppo dei semiconduttori. L'ultima iniziativa si prefigge lo scopo di controllare la catena di approvvigionamento promuovendo allo stesso tempo l'innovazione interna.