Non è ancora il momento di vendere le azioni a Wall Street. Lo straordinario rally che la Borsa americana ha messo in atto dai minimi di aprile è destinato a continuare. A dirlo è il Sell Side Indicator (SSI) di Bank of America, il parametro che monitora l'allocazione media raccomandata dagli strategist per le azioni in un portafoglio bilanciato.
In pratica, calcola la percentuale media di allocazione in azioni suggerita rispetto a un portafoglio tipico. Livelli molto elevati dell’SSI (ad esempio oltre ~57%) sono visti come possibili segnali di “over-bullishness” (cioè eccessiva fiducia) e quindi rappresentano un potenziale avvertimento che il mercato potrebbe essere vulnerabile.
Nel mese di ottobre,
l'SSI è aumentato dal 55,5% al 55,7%, suggerendo che il mercato è diventato marginalmente più ottimista sulle azioni, benché lontano da uno stato di euforia. Questo mentre l'indice
S&P 500 ha registrato il suo sesto guadagno mensile consecutivo, la serie più lunga degli ultimi quattro anni.
Victoria Roloff e Savita Subramanian, strategist di BofA, osservano che il movimento dell'SSI è stato comunque inferiore rispetto alla media mensile di circa 50 punti base degli ultimi 10 anni. Tra l'altro, nonostante l'incremento a ottobre, l'indicatore si trova quasi due punti percentuali sotto la soglia che attiverebbe un segnale di vendita. Ad ogni modo, gli esperti sottolineano che dalla lettura dell'SSI di evince un "rendimento dell'S&P 500 del 13% nei prossimi 12 mesi".
Wall Street: cosa giustifica il rally
Stando alla storia, l'indicatore utilizzato da BofA si è mostrato finora un segnale contrarian affidabile. In pratica, ha funzionato bene nell'indicare movimenti rialzisti quando gli strategist erano più ribassisti, così come nel suggerire ribassi allorché gli operatori avevano tendenze al rialzo. In questo modo, hanno mostrato un potere predittivo più forte per le azioni a Wall Street rispetto ad altri modelli incentrati sul market timing.
Ma cosa giustificherebbe gli investitori nel continuare a comprare oggi? Secondo gli esperti di BofA, gli utili solidi nel terzo trimestre stanno giocando un ruolo importante. Finora il 63% delle aziende che ha presentato i conti trimestrali ha superato le aspettative degli analisti sia sui ricavi che sui profitti. Si tratta della percentuale più alta dal 2021. Nel frattempo, "le condizioni di liquidità a Wall Street sono rimaste favorevoli, sostenute da misure politiche, forti investimenti aziendali, riacquisti di azioni e spesa dei consumatori", hanno affermato gli strategist.
C'è da dire, però, che gran parte delle buone notizie era già stata scontata prima che iniziasse la stagione delle trimestrali, suggeriscono gli esperti. Ad oggi, "gli investitori dovrebbero monitorare attentamente i cambiamenti nelle dinamiche di liquidità" con i movimenti della
Federal Reserve, hanno concluso Roloff e Subramanian.