L'ultimo scorcio del 2024 sta mantenendo gli indici a Wall Street ai massimi storici mentre
la volatilità si attesta a livelli molto bassi. Il boom dell'intelligenza artificiale, l'inizio del ciclo del taglio dei tassi di interesse da parte della
Federal Reserve e l'entusiasmo per la vittoria alle elezioni presidenziali di
Donald Trump, quest'anno hanno dato un impulso straordinario alla Borsa americana.
Tutto ciò in un contesto in cui l'economia statunitense dà evidenti segnali di forza, nonostante sia stata messa sotto pressione da due anni da costi di finanziamento elevati. Tuttavia, Wall Street non è stata esente da scossoni, come quello verificatosi nel mese di agosto dopo i brutti dati sull'occupazione USA di luglio.
Wall Street: cosa succederà nel 2025?
Il mercato si interroga ora se l'indice della paura
VIX, che esprime la volatilità delle opzioni sull'S&P 500 e che nel 2024 si è attestato in media a 15,5 punti, l'anno prossimo si confermerà a questi livelli oppure si registreranno oscillazioni maggiori.
Secondo gli strategist di BBVA una serie di fattori rischiano di innescare turbolenze:
- la crescente incertezza sulle politiche tariffarie statunitensi,
- le tensioni geopolitiche,
- la concentrazione e le valutazioni eccessive,
- i segnali di stress nei mercati dei finanziamenti e
- un mercato del lavoro indebolito.
"La crescita continua, unita alla crescente popolarità delle strategie di vendita a base di volatilità, dovrebbero sostenere un contesto di volatilità strutturalmente bassa sia in Europa che negli Stati Uniti", ha scritto Michalis Onisiforou di BBVA in una nota ai clienti. Tuttavia, "diversi fattori indicano livelli di volatilità più elevati e ampi ed una frequenza maggiore nel 2025".
Gli strategist di Bank of America invece prevedono lunghi periodi di calma nel 2025 seguiti però da improvvise ed estreme oscillazioni. A loro giudizio, la frequenza degli shock nell'indice S&P 500 aumenterà di cinque volte rispetto agli 80 anni precedenti. "L'entità degli shock di fragilità nei maggiori titoli dello S&P ha raggiunto i top da oltre 30 anni nel 2024 con pochi segni di dissipazione se il boom dell'intelligenza artificiale dovesse continuare".
Dello stesso avviso sono gli strategist di UBS, che vedono possibili rotazioni nell'acquisto delle azioni a Wall Street per via della compensazione tra dazi e tagli fiscali dell'amministrazione Trump entrante. "Potremmo entrare direttamente in un contesto di volatilità azionaria relativamente elevata nella prima metà del prossimo anno", ha detto Max Grinacoff, responsabile della ricerca sui derivati azionari statunitensi della banca svizzera. Per proteggersi da un'impennata di volatilità, l'istituto elvetico ha suggerito di acquistare gli straddle sull'S&P 500 a giugno, finanziati dalla vendita di straddle sul fondo negoziato in Borsa iShares 20+ year Treasury Bond. Uno straddle è una strategia di trading che consiste nell'acquisto della stessa quantità di opzioni call e put con la medesima scadenza e lo stesso prezzo di esercizio.
Ancora più netto è il commento di Pierre de Saab, partner e responsabile degli investimenti di Dominice & Co. Asset Management, secondo cui l'attuale regime di bassa volatilità sarà probabilmente temporaneo, con il mercato che ha già scontato tutte le buone notizie delle prossime politiche di Trump. "Mi aspetto nel 2025 un rialzo più debole per i mercati e un rischio maggiore di gravi perturbazioni, causate dai metodi non ortodossi di Trump, rispetto al 2024 o al 2017", ha affermato.