Se fino a poco tempo fa gli investitori aumentavano le protezioni contro un crollo di Wall Street attraverso il mercato delle opzioni, ora invece la loro più grande preoccupazione è di perdere il rally di fine anno. Finora, i costosi premi corrisposti per le put non hanno pagato. Anzi, hanno decurtato i guadagni in un mercato costantemente in salita che ha registrato un record dopo l'altro. Le posizioni dei trader delle opzioni adesso mostrano come il costo per le call abbia raggiunto il massimo da gennaio. Il cambiamento di approccio è motivato essenzialmente dal fatto che l'ultimo trimestre dell'anno sia notoriamente il più forte per la Borsa americana.
L'indice
S&P 500 ha terminato l'ultima seduta in calo dello 0,28% a 6.638 punti. Si tratta del secondo passo falso consecutivo, ma roba di poco conto. È dal mese di aprile che il benchmark non registra una contrazione superiore almeno di 2 punti percentuali, il che dimostra come
il sentiment degli investitori sia rimasto intatto. Le vendite di questi giorni sono state motivate da una piccola presa di profitto sulle dichiarazioni caute del presidente della Federal Reserve in tema di taglio dei tassi e sulle preoccupazioni di uno shutdown negli Stati Uniti se non si dovesse trovare un accordo bipartisan sul deficit.
Guardando ai prossimi mesi, i tori azionari a Wall Street sono però convinti che il rally abbia ancora gambe per correre. "Verso la fine dell'anno, il livello di 7.000 è molto più vicino di quanto molti si aspettassero", ha affermato Joseph Ferrara, strategist degli investimenti presso Gateway Investment Advisers. "Le put rimangono ancora relativamente economiche".
Charlie McElligott, Amministratore delegato e strategist di cross-asset di Nomura Holdings, rileva che alcune operazioni sulle opzioni indicano un ulteriore balzo dell'11% dell'S&P 500 rispetto ai livelli attuali. "I trader sono molto più preoccupati per un breakout dell'indice a 7.400-7.500 punti che di una correzione", ha detto.
Wall Street: attenzione ai rischi
I segnali di avvertimento che negli ultimi mesi hanno lanciato gli esperti di mercato sono stati totalmente inascoltati dagli investitori che, in preda all'euforia, hanno continuato a comprare. Questo non vuol dire che i venti contrari in grado di innescare una correzione a Wall Street siano spariti. Un possibile ritorno dell'inflazione, il mercato del lavoro Usa che si sta indebolendo e le valutazioni azionarie viste solo durante le bolle del passato sono motivi reali di preoccupazione.
McElligott avverte che inseguire il rally potrebbe lasciare scoperti e per questo esorta gli investitori a mantenere le loro coperture al ribasso, nonostante il costo di farlo abbia già eroso i rendimenti degli ultimi quattro mesi. L'esperto sottolinea che con un indice di volatilità - VIX Cboe - inferiore a 17, ovvero circa tre punti in meno rispetto alla sua media di lungo termine, qualsiasi pullback potrebbe essere particolarmente violento.
Questo perché alcune strategie di investimento automatizzate degli hedge fund sono pronte a entrare in azione all'aumentare della volatilità. "Nel caso in cui le azioni diminuiscano anche solo dell'1%, assisteremo a una quantità assolutamente fuori controllo del flusso di de-risking che non è emotivo, è meccanico, perché la volatilità realizzata è così bassa", ha detto.
Come comportarsi con le azioni?
Alla luce dei pericoli in corso, McElligott consiglia di restare selettivi sui titoli azionari americani, evitando di sovrappesare soprattutto le azioni tecnologiche che finora hanno guidato il rally. Una possibile strategia con le opzioni suggerita dallo strategist è lo spread call, che consiste nell'acquistare un'opzione call su azioni o indici con un certo strike price e vendere un'altra opzione call alla stessa scadenza ma con prezzo di esercizio più alto.
In tal modo, si mantiene l'esposizione al rialzo, pur limitando i guadagni, ma con una copertura se il mercato dovesse crollare. In quest'ultimo scenario, il costo per l'opzione acquistata sarebbe più contenuto giacché verrebbe compensato in parte dall'incasso dell'opzione venduta.
Ci sono però investitori che non vogliono o non possono, per ragioni di conformità, fare trading sui derivati. L'alternativa a quel punto potrebbe essere quella di acquistare ETF o fondi comuni di investimento che adottano sistemi di protezione con le opzioni. Ad esempio, lo stesso Gateway Investment Advisers opera vendendo call e acquistando put sull'indice S&P 500.